KATALOG ZNANJA

ITALIJANŠČINA kot materni jezik

PIANO DIDATTICO PER LA LINGUA ITALIANA NEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI DI 3 ANNI

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(Katalog znanj za italijanščino kot materni jezik v programih srednjega poklicnega izobraževanja (IS); 210 ur) je določil Strokovni svet Republike Slovenije za splošno izobraževanje dne 3.7.2003

COMMISSIONE CURRICOLARE NAZIONALE PER LA LINGUA ITALIANA

Presidente: Daniela Paliaga Jankovič

Membri: Franca Cimador Papić

Marino Maurel

Rossella Raschini

Dolores Bressan

Consulenza: Edda Serra

Il Piano didattico per gli istituti professionali e stato redatto dal

GRUPPO DI MATERIA PER LA LINGUA ITALIANA

Presidente: Nadia Vidovich

Membri: Nives Zudič Antonič

Silvia Fusilli Skok

Giordano Dellore

INDICE

I.  PREMESSA

II.  FINALITA DELLA DISCIPLINA

III.  CONTENUTI ED OBIETTIVI

III.1 EDUCAZIONE LINGUISTICA E TESTUALE

OBIETTIVI GENERALI

A. Obiettivi specifici e cognitivi

B. Quadro degli obiettivi e dei contenuti

III. 2 EDUCAZIONE LETTERARIA

OBIETTIVI GENERALI

A. Obiettivi specifici e cognitivi

B. Quadro degli obiettivi specifici

C. Quadro dei contenuti

IV. INDICAZIONI DIDATTICHE

MEZZI DIDATTICI RICHIESTI

V.  STANDARD (LIVELLO QUALITATIVO)

VI.  VERIFICA E VALUTAZIONE D'OBBLIGO

VI.1 Indicazioni generali

VI.2 Percorsi d'obbligo

VII. CORRELAZIONI INTERDISCIPLINARI

I. PREMESSA

Negli istituti professionali di lingua italiana della R di Slovenia la lingua italiana e la lingua dell'insegnamento e dell'apprendimento. L'insegnamento dell'italiano come lingua primaria si colloca quindi nel quadro piu ampio dell'educazione linguistica e dell'educazione letteraria; l'educazione linguistica coinvolge tutti i linguaggi verbali e non verbali, e impegna tutte le discipline. La connessione fra i diversi linguaggi e le varieta dei contenuti e delle situazioni di apprendimento, a cui la pratica dei linguaggi va collegata, costituiscono punti di riferimento obbligati in ogni fase del percorso formativo. In particolare la lingua primaria, come strumento fondamentale per l'elaborazione e l'espressione del pensiero e per l'ampliamento dell'intero patrimonio di esperienze e di cultura, si offre come terreno d'intervento di tutti gli insegnanti.

Attraverso l'apprendimento, lo studio, l'esercizio e l'uso della lingua italiana, attraverso la conoscenza, la riflessione dei testi letterari, si consolida la maturazione logico-cognitiva dei giovani e con il formarsi della coscienza di sé e del mondo, assume spessore la consapevolezza culturale indissolubilmente legata ai contenuti del sapere, all'acquisizione di valori etici ed estetici che presiedono alla crescita e alla maturazione dei giovani.

L'istituto professionale, il cui fine primario e la formazione del professionista, ha una fisionomia particolare, in quanto e responsabile della formazione e della capacita tecnica degli alunni che esso abilita direttamente alla professione, e quindi del contributo che questi saranno in grado di dare alla vita economica e produttiva della societa.

Questo compito di formazione “definitiva” del professionista non puo, ovviamente, esaurirsi nell'impartire l'istruzione teorica e pratica necessaria all'esercizio della professione, sia perché la scuola deve preparare anche al consapevole assolvimento delle altre importanti funzioni che il cittadino svolge nell'ambito sociale, politico e familiare, sia perché la stessa preparazione alla professione non si puo ritenere limitata al possesso delle conoscenze scientifiche e tecniche a questa indispensabili. Pertanto, negli istituti professionali, che per molti giovani costituiscono l'unica e definitiva esperienza di studi sistematici e guidati nel settore della cultura generale, appare di particolare importanza il conseguimento di una formazione culturale idonea a dare loro l'opportunita di una formazione della propria personalita specie nelle dimensioni intellettuale e professionale.

II. FINALITA DELLA DISCIPLINA

L'insegnamento dell'italiano gravita su due compiti essenziali:

  • formazione della capacita espressiva, mediante un rinnovato studio sistematico della struttura morfologica e sintattica della lingua italiana e dal suo patrimonio lessicale e mediante l'avviamento e la preparazione allo studio delle opere letterarie;
  • formazione di una buona cultura generale, attraverso ampie letture di autori del mondo classico (in traduzioni e riduzioni) e del mondo contemporaneo.
  • 1. Gli allievi attraverso l'apprendimento e lo studio approfondito della lingua e della civilta italiana, consolidano il ruolo della lingua italiana nell'esperienza personale e sociale :

  • hanno consapevolezza che la lingua primaria (materna): l'italiano, e il mezzo di socializzazione piu naturale, che permette una comunicazione spontanea e quindi facile ed efficace;
  • hanno consapevolezza che la lingua materna e l'elemento portante della propria identita personale e nazionale e che insieme alla letteratura (componente basilare della civilta e della tradizione italiana) formano, accrescono e consolidano contemporaneamente la consapevolezza di sé;
  • approfondiscono la percezione della lingua italiana quale lingua della comunita nazionale italiana in Slovenia e nel vicino paese di Croazia e quale lingua della propria etnia d'origine: l'Italia. Approfondiscono le conoscenze sul contributo che la lingua e la civilta italiana hanno dato alla cultura occidentale ed europea;
  • assumono coscienza della specificita, della posizione e dell'importanza della presenza della lingua italiana nel territorio storico della sua comunita e del suo rapporto con la lingua nazionale dello Stato.
  • 2. Nel processo di apprendimento e di insegnamento della lingua italiana saranno inoltre ben presenti pure le seguenti motivazioni e le seguenti finalita:

  • attraverso le conoscenze della lingua di partenza dell'allievo, le relative vicinanze e distanze, valorizzare la lingua standard, quale lingua moderna e funzionale, aperta alla creativita;
  • l'insegnamento della lingua italiana dovra avere forti riferimenti culturali nella realta regionale, statale e in quella italiana. Soltanto cosi la lingua italiana acquisira stretto collegamento con precise realta umane e linguistiche;
  • la conoscenza di piu lingue (lingua materna, lingua slovena come seconda lingua, lingua inglese come lingua straniera) e requisito indispensabile per una maggiore facilita di accesso a fonti di informazione di ogni tipo, alla mobilita del lavoro, all'autoformazione ed istruzione permanente alla convivenza.
  • Gli allievi sviluppano capacita comunicative in lingua italiana standard. Apprendono, fanno proprie e usano le norme che presiedono alla lingua standard. Sanno valutare e scegliere nelle diverse situazioni comunicative la lingua nel registro opportuno ed adeguato.

    3. Gli allievi acquisiscono e sviluppano competenze di ascolto (visione), di dialogo (anche multimediale), di lettura e comprensione di diversi tipi di testo e di espressione orale e scritta.

  • Con interlocutori diversi imparano a discorrere in maniera adeguata, a rispettare opinioni diverse, ad esprimere in modo adeguato ed efficace pensieri e presentare con precisione argomenti.
  • Ascoltano, leggono e riflettono criticamente su testi vari inerenti alla loro professione; valutano da punti di vista diversi i testi e ne riconoscono il messaggio e l'intenzione comunicativa.
  •  Con l'aiuto dell'insegnante analizzano sistematicamente, scompongono e descrivono gli elementi testuali e grammaticali fondamentali di un testo non letterario scritto.
  • producono testi orali e scritti adeguati all'intenzione comunicativa, ai destinatari, coerenti e coesi dal punto di vista grammaticale.
  • 4. Attraverso lo studio della letteratura fondato sui testi, gli allievi diventano lettori competenti e aperti. Comprendono che il piacere della lettura e contemporaneamente bisogno e piacere che contribuisce alla formazione e alla crescita dei valori personali.

    5. Attraverso le opere letterarie conoscono funzionalmente e sistematicamente la teoria della letteratura, i momenti significativi della storia della letteratura italiana e di quella mondiale.

    III. CONTENUTI ED OBIETTIVI

    III.1. EDUCAZIONE LINGUISTICA E TESTUALE

    Obiettivi generali

    L'insegnamento linguistico e testuale va finalizzato a:

    La riflessione sulla lingua (morfologia, sintassi), e strettamente integrata con la riflessione sul testo.

    Nell'attivita didattica e centrale lo sviluppo e il potenziamento delle quattro abilita (ascoltare interagendo con il testo, parlare con proprieta, leggere correttamente, scrivere con chiarezza) che sono tra loro interdipendenti e interconnessi. Il potenziamento di una delle quattro abilita comporta il potenziamento di altre, quindi bisogna provvedere a uno sviluppo armonico di tutte quattro. Le abilita di partenza dell'allievo devono essere progressivamente arricchite. Si possono distinguere le abilita dal punto di vista della fruizione della lingua: leggere e ascoltare; e della produzione: scrivere e parlare.

    L'educazione delle abilita e compito comune dei docenti di tutte le materie, ma e l'insegnante di lettere che fa riflettere, che chiarisce e spiega i meccanismi della lingua e i processi attraverso i quali la lingua diventa realta viva e concreta.

    A. Obiettivi specifici e cognitivi

    Obiettivi specifici

    1. Gli allievi comprendono a livelli diversi e analizzano testi pragmatici e non, orali e scritti - verbali e multimediali - ascoltano conversazioni, dibattiti ed interventi orali. Leggono testi dalle diverse funzioni: informativa, espressiva, persuasiva, metalinguistica e poetica.

    2. Gli allievi producono testi di vario tipo, orali e scritti, discutono e si producono in interventi orali.

    3. Gli allievi approfondiscono, applicano e utilizzano le conoscenze e le capacita pragmatiche acquisite nell'analisi e nella produzione di testi.

    Obiettivi cognitivi

    B. Quadro degli obiettivi e dei contenuti

    Gli obiettivi sono contemplati progressivamente in tre parti, corrispondenti ognuna a un anno di corso. Come si puo notare, i diversi livelli restano ben distinti, ma vengono peraltro tutti affrontati, a un certo grado di approfondimento, nel corso di ciascun anno, cosi da dar luogo, sin dall'inizio, a una immagine organica e prospettica della lingua.

    Questa proposta di distribuzione degli argomenti non vuole essere peraltro costrittiva, ma intende avere un valore sostanzialmente orientativo. L'insegnante potrebbe ritenere infatti piu conveniente, considerata la situazione in cui opera, anticipare o posticipare determinate unita. E' sempre possibile, insomma, adattare lo schema di progressivita suggerito alle proprie esigenze specifiche.

    Lo sviluppo delle abilita linguistiche trova i suoi contenuti nelle specifiche attivita che lo studente deve svolgere sulla base di motivazioni e spunti concreti.

    Per la ricezione e la produzione orale tali attivita sono:

    I anno

    II anno

    III anno

    Pratiche comunicative

    L'allievo, superando il livello della comprensione globale e generica dei discorsi altrui, sa:

    • individuare nel discorso altrui i nuclei concettuali e l'organizzazione testuale, specialmente nelle esposizioni argomentate;
    • esprimere con chiarezza il punto di vista e le finalita del mittente.

    L'allievo sa ascoltare e capire discorsi orali:

    Si concentra su vari tipi di discorso per tutto il loro svolgimento e sa riferire contenuti e scopi di discorsi brevi.

    Porge attenzione all'intonazione della voce, al ritmo di emissione e alle pause.

    Apprende la tecnica del prendere appunti e sa applicarla.

    Sa analizzare la lingua di discorsi orali, cogliendone la peculiarita e i registri linguistici.

    Sa rielaborare gli appunti in forma adeguata allo scopo da raggiungere.

    Sa riconoscere i significati impliciti dei discorsi orali.

    L'allievo, superando il livello dell'esposizione non pianificata sa:

    • pianificare e organizzare il proprio discorso, tenendo conto delle caratteristiche del destinatario, delle diverse situazioni comunicative, delle diverse finalita del messaggio e del tempo disponibili;
    • adeguare il registro linguistico (usi formali e informali) e gli elementi che conferiscono efficacia al discorso.

    L'allievo produce discorsi orali adeguati ad argomento, scopi e situazione, e accettabili nella forma:

    Sa riferire oralmente, in modo chiaro e corretto un testo ascoltato.

    Conosce le “regole” della discussione e sa applicarle. Interviene in modo pertinente e produttivo.

    Sa pianificare ed esporre una relazione su argomento dato.

    Conosce la strategia della comunicazione e sa elaborare autonomamente concetti piu complessi.

    Si esercita a consolidare l'appreso negli anni precedenti.


    Per la lettura i contenuti fanno riferimento sia all'ulteriore necessario sviluppo dell'abilita specifica, sia al soddisfacimento dei bisogni di cultura e di partecipazione alla vita sociale presenti nello studente. Le attivita di analisi e comprensione dei testi devono:

    • riguardare un'ampia varieta di testi, riconducibili alla professione dello studente.
    L'allievo conosce e identifica le caratteristiche fondamentali di un testo e le sue possibili articolazioni: unita, completezza, coerenza, coesione, struttura. Nella lettura silenziosa l'alunno sa:
    • compiere letture diversificate, nel metodo e nei tempi, in rapporto a scopi diversi, quali la ricerca di dati e informazioni, la sommaria esplorazione, la comprensione globale, la comprensione approfondita, l'uso del testo per le attivita di studio;
    • condurre l'analisi e l'interpretazione dei testi.
    Nella lettura a voce l'alunno sa:
    • rendere l'esecuzione funzionale alla situazione, regolando gli aspetti fonici e prosodici.

    L'allievo conosce e applica procedimenti appropriati di lettura, raggiungendo una comprensione adeguata di testi di vario tipo:

    Riconosce i principali tipi di testo.

    Sa consultare un testo alla ricerca di informazioni.

    Sa realizzare una lettura rapida di tipo “orientativo”.

    Sa realizzare una lettura estesa, riconoscendo le diverse informazioni espresse nel testo.

    Sa affrontare e risolvere i problemi di significato posti dal lessico (termini difficili).

    Sa riconoscere i contenuti espliciti e quelli impliciti necessari alla comprensione.

    Sa ricavare il “piano” tematico del testo e riassumere oralmente il medesimo.

    Sa elaborare la parafrasi del testo.

    Sa riconoscere o inferire i legami fra le informazioni (anche attraverso l'identificazione dei connettivi), ricostruendo la continuita del significato.

    Sa individuare o inferire i temi del testo (concetti principali).

    Sa ricavare il “piano” tematico del testo e riassumere oralmente il medesimo.

    Sa inferire, nei testi che lo consentono, i significati secondari di tipo indiretto (morale, orientamenti ideologici, allusioni, ecc.).

    Sa inferire, nei testi che lo consentono, i significati secondari di tipo associativo (suggeriti dai suoni e dalle forme).

    Sa valutare un testo in base a criteri pertinenti.

    Per la scrittura le attivita consistono nella produzione di vari tipi di testo, allo scopo di accostarsi alle utilizzazioni e alle finalita che la scrittura trova nella vita reale e che possono essere cosi indicate:

    I anno

    II anno

    III anno

    Nella pratica della scrittura l'alunno deve raggiungere:
    • un'adeguata consapevolezza e capacita di controllo delle differenze tra formulazione orale e formulazione scritta del pensiero;
    • la capacita di realizzare forme di scrittura diverse in rapporto all'uso, alle funzioni e alle situazioni.
    L'allievo conosce e applica procedimenti appropriati di scrittura del testo, producendo elaborati di vario tipo, applicando il principio di pertinenza, coesione, chiarezza e correttezza linguistica:

    Conosce a linee generali le caratteristiche della lingua scritta.

    Conosce e applica le procedure per la realizzazione di lettere di vario tipo.

    Conosce e applica le procedure per la realizzazione di descrizioni di vario tipo.

    Conosce e applica le procedure per la realizzazione di cronache di vario tipo.

    Conosce e applica le procedure per la realizzazione di racconti d'invenzione.

    Conosce e applica le procedure per l'elaborazione di schede .

    Conosce i diversi segni di punteggiatura e le loro funzioni, e ne fa un uso corretto.

    Acquisisce abilita nella stesura di un curriculum vitae e di una domanda di assunzione.

    Conosce e applica le procedure per la realizzazione di relazioni di vario tipo.

    Conosce e applica le procedure per la realizzazione di verbali.

    Conosce e applica le procedure per la realizzazione di testi interpretativi.

    Conosce e applica le procedure per la realizzazione di argomentazioni.

    Riflessioni sulla lingua

    I contenuti della riflessione sono dati dalla materia relativa ai processi di comunicazione e al funzionamento del sistema della lingua. Tale quadro, parzialmente gia noto allo studente, deve ora acquistare decisiva chiarezza e completezza e percio deve comprendere tutti i principali nuclei tematici. Diventano argomento di particolare o nuova trattazione:

    I anno

    II anno

    III anno

    Lessico e significati

    L'allievo comprende e spiega il significato delle espressioni:
    Riconosce i diversi significati delle parole.

    Sa analizzare e parafrasare il significato di parole e espressioni.

    Conosce la struttura del dizionario, e sa consultarlo efficacemente per risolvere i propri problemi linguistici.

    Riconosce e spiega le connotazioni e le denotazioni. Inferisce i significati impliciti.
    L'allievo riconosce e spiega le relazioni di significato fra le parole:
    Identifica i rapporti di significato fra parole nell'enunciato. Identifica i rapporti di significato delle parole nel discorso.

    Distingue le combinazioni semanticamente accettabili da quelle non accettabili.

    Sa richiamare, da un termine, altri termini associati nel senso, ricostruendo famiglie lessicali.

    Ricostruisce la polisemia delle parole e le inserisce in testi complessi.
    Riconosce i principali meccanismi di trasformazione del significato, e ne spiega gli effetti:
    Riconosce le figure di suono: onomatopea, allitterazione, assonanza, anafora. Riconosce e spiega le principali figure retoriche: metafora, metonimia, similitudine. Conosce i principali meccanismi di scambio inter-linguistico (prestito, calco).

    Sa ricostruire, con l'aiuto del dizionario, l'etimologia delle parole, e servirsene per una migliore comprensione del significato.

    L'allievo sa utilizzare adeguatamente, nella propria produzione discorsiva, regole e meccanismi semantici:
    Sa usare in modo appropriato le parole, in base al loro significato.

    Sa effettuare sostituzioni mediante sinonimi, e passare da termini piu generali a termini piu specifici (e viceversa).

    Nella propria produzione discorsiva, accorda correttamente le parole in base al loro significato.

    Sa servirsi in modo efficace delle figure lessicali, quando il tipo di discorso che produce ne giustifica l'uso.

    Sa servirsi in modo efficace delle figure di pensiero, quando il tipo di discorso che produce ne giustifica l'uso.

    Sa valorizzare gli aspetti espressivi del suono e della sintassi, quando il tipo di discorso che produce ne giustifica l'uso.

    Forme e funzioni

    L'allievo sa:
    • analizzare la lingua istituendo confronti tra alcuni elementi fondamentali di altre lingue studiate o note, compreso il dialetto;
    L'allievo conosce e identifica le unita della lingua e dell'analisi linguistica:
    Conosce e sa identificare le diverse unita linguistiche (testo, capoverso, frase, parola, suono/lettera).

    Conosce e sa identificare le parti del discorso a cui appartengono le parole (nome, verbo, ecc.).

    Sa suddividere le parole in sillabe.

    Conosce il sistema fonologico e grafico, e ne coglie le corrispondenze le divergenze.

    Sa suddividere le parole in sillabe.

    Usa correttamente le convenzioni grafiche della scrittura.

    Conosce, sa descrivere e utilizzare i meccanismi di derivazione delle parole.

    Sa riconoscere i registri linguistici formali e informali.

    L'allievo conosce, descrive e usa in modo appropriato i vari tipi di parole (parti del discorso):
    Sa analizzare i nomi nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente.

    Sa analizzare gli aggettivi nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente.

    Sa analizzare gli articoli nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente.

    Sa analizzare e usare le preposizioni semplici e articolate e se ne serve correttamente.

    Sa analizzare i verbi nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente. In particolare, identifica le diverse informazioni espresse dalla flessione verbale (tempo, persona, numero, modo) e conosce forme ed uso dei tempi dell'indicativo.

    Sa analizzare gli avverbi nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente.

    Sa analizzare i pronomi nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, cogliendone il ruolo coesivo nella frase. Se ne serve correttamente.

    Sa analizzare i verbi nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente. In particolare, conosce forme ed uso dei diversi modi (nei loro vari tempi), le forme attiva, passiva e riflessiva che il verbo puo assumere, gli aspetti con cui azioni ed eventi sono presentati.

    Sa analizzare le interiezioni nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente.

    Sa analizzare le preposizioni e le congiunzioni nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, cogliendone il ruolo coesivo. Se ne serve correttamente nella frase e nel periodo.

    L'allievo riconosce e descrive la costruzione della frase:
    Sa descrivere la frase semplice di base, riconoscerne gli elementi costitutivi, darne una rappresentazione.

    Conosce e sa identificare il soggetto, l'oggetto, il complemento di termine e i complementi indiretti nonché il predicato verbale e quello nominale.

    Sa descrivere la frase semplice estesa, riconoscerne la logica costruttiva e gli elementi costitutivi. Sa descrivere la frase complessa, riconoscerne la logica costruttiva e gli elementi costitutivi.
    L'allievo sa applicare nell'uso le regole sintattiche:
    Costruisce correttamente frasi semplici ed estese e in grado di controllarne l'esecuzione mediante le regole apprese. Costruisce correttamente periodi con piu subordinazioni e coordinazioni, ed e in grado di controllarne l'esecuzione mediante le regole apprese.
    L'allievo riconosce gli aspetti pragmatici della comunicazione linguistica, e di conseguenza li usa:

    Sa rapportare la forma, il significato e lo scopo dell'enunciazione al contesto.

    Riconosce i linguaggi non verbali della comunicazione: il linguaggio del corpo, la gestualita e la mimica e sa servirsene in situazioni precise. Identifica le coordinate temporali e personali di frasi e discorsi.

    Riconosce e sa usare i diversi tipi di “voce” (personale, impersonale).

    Sa trasformare un discorso diretto in indiretto e viceversa.

    Lingua, comunicazione, storia della lingua L'allievo e consapevole del contesto comunicativo in cui si produce il messaggio linguistico:
    Riconosce gli elementi della comunicazione e i rapporti fra messaggio e contesto.

    Sa che ogni elemento del testo assume un valore definitivo in relazione al contesto ed e in grado di effettuare una interpretazione pertinente.
    L'allievo coglie il rapporto tra le tradizioni linguistiche, le tradizioni culturali e le vicende della societa, rilevando gli aspetti della storicita della lingua e della varieta linguistica nello spazio geografico. L'allievo e consapevole del mutamento della lingua nel tempo e della complessita della “geografia” linguistica:
    Sa analizzare esempi di mutamento linguistico. Sa analizzare esempi di mutamento linguistico.

    Conosce le principali “famiglie” linguistiche, e la loro distribuzione geografica.

    Sa analizzare esempi di mutamento linguistico.

    Riconosce i riflessi della storia e della cultura sulla evoluzione della lingua.

    Conosce la realta della minoranza linguistica.

    Conosce le fondamentali caratteristiche socio-linguistiche dei dialetti, e sa confrontarli con la lingua standard.

    La lingua negli usi L'allievo riconosce le varieta della lingua, e sa individuarne caratteristiche, usi e funzioni:

    Riconosce le varieta geografiche, culturali e sociali dell'italiano.

    Distingue la lingua comune dai linguaggi settoriali, e sa riconoscere i linguaggi settoriali piu diffusi.

    Sa analizzare, nei suoi aspetti essenziali, il linguaggio dei giornali.

    Sa analizzare, nei suoi aspetti essenziali, il linguaggio della pubblicita.

    Sa analizzare, nei suoi aspetti essenziali, il linguaggio letterario.

    L'allievo sa utilizzare la varieta appropriata al tipo di discorso e alla situazione:

    Usa appropriatamente, a seconda delle situazioni, l'italiano familiare e l'italiano standard.

    Usa appropriatamente, a seconda delle situazioni, i principali registri.

    Usa la lingua nelle sue .9funzioni principali.

    III.2 EDUCAZIONE LETTERARIA

    Obiettivi generali

    L'insegnamento della letteratura è volto soprattutto allo sviluppo di abilità e competenze letterarie e va finalizzato alla formazione del patrimonio culturale e allo sviluppo del senso critico e alla sensibilizzazione linguistica del testo letterario.

    L'allievo acquisisce competenze letterarie ed è capace di :

    La letteratura e l'interpretazione dei testi letterari si fondano, in un primo tempo, prioritariamente sull'analisi diretta del testo. Il docente, accanto ai classici da leggere per parti significative e dove possibile per intero, proponga testi vicini all'esperienza degli allievi progettando itinerari graduati e mirati di letture in relazione ai bisogni, alle esperienze, ai gusti di partenza.

    a)  Obiettivi specifici e cognitivi

    L'educazione letteraria trova i suoi contenuti nella diretta lettura ed analisi dei testi letterari.

    La scelta dei testi deve tenere conto sia degli interessi e delle motivazioni culturali degli studenti, sia di obiettivi più ampi e organici dell'educazione letteraria tenendo conto dei seguenti criteri:

    La lettura di opere intere costituisce scopo fondamentale dell'educazione letteraria. La scelta deve essere tale da consentire per ogni anno, d'obbligo, la lettura individuale di almeno un'opera narrativa intera.

    b) Quadro degli obiettivi specifici

    I anno

    II anno

    III anno

    L'allievo sa:

    • riconoscere gli aspetti formali del testo letterario nelle sue varie realizzazioni;
    • cogliere in termini essenziali, attraverso elementi del linguaggio e riferimenti di contenuto, il rapporto tra l'opera letteraria e il contesto culturale e storico generale in cui essa si situa;
    • fornire, sulla base degli elementi testuali e contestuali rilevati, un'interpretazione complessiva del testo;
    • formulare giudizi sul messaggio dell'opera..

    L'allievo legge in modo corretto evitando le inflessioni dialettali o di altre lingue e:

    L'allievo legge in modo espressivo e:

    • individua i temi principali;
    • distingue i tipi di testo letterario;
    • seleziona e trasforma informazioni;
    • fa ipotesi sul significato di vocaboli sconosciuti sulla base del contesto.
    • comprende l'intenzione comunicativa dell'autore;
    • riconosce vari tipi di testi letterari e ne individua le caratteristiche.

    Dopo la lettura o l'ascolto di un testo letterario l'allievo:

    • inizia a prendere appunti;
    • risponde oralmente a domande che verifichino comprensione globale, analitica, lessicale, inferenziale;
    • focalizza le informazioni principali;
    • individua l'area di informazione e il tema trattato;
    • seleziona le informazioni in base allo scopo.
    • è in grado di prendere appunti;
    • espone oralmente quanto ascoltato.

    Dopo la lettura di testi letterari l'allievo sa comunicare in modo appropriato ed efficace:

    Dopo la lettura di testi letterari l'allievo sa comunicare in modo interattivo:

    • esprime gli argomenti in un linguaggio corretto e con proprietà lessicali;
    • riferisce quanto letto o ascoltato con una certa rielaborazione personale.
    • usa un registro linguistico e un lessico appropriati;
    • espone le proprie idee riguardanti il testo letterario motivandole;
    • interagisce in modo pertinente con compagni e insegnanti.

    Dopo un'attenta lettura e analisi di testi letterari l'allievo è in grado di produrre testi corretti:

    • scrive in modo ortograficamente corretto;
    • produce testi chiari in base a modelli;
    • riferisce quanto letto o ascoltato con una certa rielaborazione;
    • sa parafrasare un testo poetico;
    • inizia a prendere e utilizzare appunti.

    c) Quadro dei contenuti

    I anno

    Contenuti (proposta)

    Conoscenze

    NARRATIVA

    I. Il piacere di leggere

    L'avventura

    Robert Louis Stevenson, Emilio Salgari, Louis Sepùlveda

    Il poliziesco

    Ellery Queen, Andrea Camilleri

    La fantascienza

    Isaac Asimov,

    L'horror

    Edgar Allan Poe

    Conoscere i classici dell'avventura, scritti tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo.

    Riflessione su tematiche di carattere ambientale.

    Esemplificare le principali caratteristiche del giallo tradizionale e del giallo d'azione; romanzo giallo contemporaneo italiano.

    Avvicinarsi ai motivi più tipici di questo filone della narrativa: l'invasione della terra da parte degli alieni, la rappresentazione di un'inquietante società futura, i rischi impliciti nel progresso tecnologico.

    La narrativa nera ottocentesca. Il tema della follia e del soprannaturale.

    II. Il racconto tra Otto e Novecento

    Il racconto realistico

    Narrativa realista europea ed extraeuropea: Guy de Maupassant,

    Peter Abrahams; l'esperienza del verismo:

    Giovanni Verga; la grande narrativa russa e americana: Anton Čechov, Ernest Hemingwaz; il neorealismo: Beppe Fenoglio.

    Il racconto fantastico, surreale, grottesco Michael Ende, Dino Buzzati, Stefano Benni.

    Alienazione e crisi d'identità

    James Joyce, Luigi Pirandello,

    Katherine Mansfield

    Avvicinarsi ai due filoni del racconto rispettivamente realistico e fantastico e al tema, tipico della letteratura del primo Novecento, della crisi d'identità dell'uomo moderno.

    Analisi della narrativa realista europea ed extraeuropea, passando attraverso l'esperienza del verismo, della grande narrativa russa e americana e del neorealismo.

    Consente di accostarsi all'opera di alcuni grandi narratori della letteratura europea, che nei loro racconti hanno fornito della realtà una visione fantastica, surreale o grottesca.

    Analisi del tema dell'identità e del difficile rapporto fra individuo e società.

    POESIA

    La poesia lirica

    Le forme della tradizione: la canzone e il sonetto

    Francesco Petrarca, Giacomo Leopardi,

    Dante Alighieri, Cecco Angiolieri,

    Ugo Foscolo, Giovanni Pascoli,

    Umberto Saba,

    Paesaggio e stato d'animo

    Francesco Petrarca, Giacomo Leopardi,

    Emily Dickinson, Baudelaire,

    Giovanni Pascoli, Gabriele d'Annunzio,

    Sandro Penna

    Il viaggio della vita

    García Lorca, Giorgio Caproni,

    Umberto Saba

    L'evoluzione della forma metrica della canzone dalle sue origini nel Duecento al momento in cui ha acquistato la sua forma canonica, alla canzone libera, fino alle riprese novecentesche.

    Il sonetto dall'esperienza trecentesca legata alla corrente dello Stil Novo e della poesia comico-realista, all'esperienza neoclassica e romantica per giungere al decadentismo, alla lirica moderna e contemporanea.

    Analisi storico-letteraria delle tappe fondamentali dell'evoluzione della lirica europea attraverso la rappresentazione del paesaggio.

    Immagine del viaggio come metafora dell'esistenza e la figura di Ulisse.

    ARTE, CINEMA, TELEVISIONE

    Il linguaggio dell'arte, del cinema e della televisione

    Offrire spunti per impostare un lavoro interdisciplinare, anche attraverso iniziative come la visita di musei (sezione “Arte”) o l'organizzazione di un cineforum (sezione “Cinema”).

    Proposte di lettura

    I grandi maestri russi

    Fëdor Dostoevskij, Lev Tolstoj,

    Michail Bulgakov

    Narrativa made in Usa

    Jrome Salinger, Michael Crichton,

    Voci dall'America

    Gabriel García Márquez,

    Isabel Allende

    Gli allievi scelgono un romanzo tra questi o tra quelli proposti durante l'anno.

    Presentare un breve assaggio della letteratura russa ed extraeuropea, per stimolare l'interesse dei ragazzi verso la narrativa di mondi lontani e invogliarli a proseguire da soli nella lettura.


    II anno

    Contenuti

    Conoscenze

    POESIA

    La poesia lirica

    Forme aperte e forme chiuse nella poesia del ‘900: forme metriche della tradizione italiana

    Gabriele D'Annunzio, Giuseppe Ungaretti,

    Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale

    Giovanni Pascoli, Umberto Saba,

    Versi d'amore

    Jacques Prevert, Pablo Neruda,

    Stefano Benni

    Tracciare l'evoluzione del verso libero, la forma più caratteristica della lirica novecentesca e l'esperienza ermetica.

    Analizzare alcune delle esperienze più significative di sperimentazione novecentesca nell'ambito delle forme metriche, fra tradizione e innovazione.

    Accostare ai versi dei poeti quelli di noti cantautori italiani. Analisi dei diversi aspetti dell'amore.

    Il poema epico cavalleresco

    Il poema epico

    L'Iliade e l'Odissea di Omero

    Il poema cavalleresco

    L'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto

    Caratteristiche della tradizione epica occidentale attraverso la presentazione di alcuni degli episodi più rappresentativi.

    Attraverso la lettura di alcuni degli episodi più noti fornire un quadro delle caratteristiche tematiche e formali del genere cavalleresco.

    Il romanzo realista

    Il romanzo realista

    Alessandro Manzoni, Primo Levi,

    Antonio Tabucchi

    Il romanzo dell'interiorità

    Italo Svevo

    Incursioni nel fantastico e nel surreale

    Italo Calvino, Alessandro Baricco

    Analisi della narrativa europea ottocentesca e novecentesca, con particolare attenzione ai filoni del romanzo storico, sociale, verista e neorealista.

    Analisi del nuovo romanzo sorto in Europa all'inizio del XX secolo, centrato non più sulla rappresentazione della realtà esterna, ma sull'interiorità dei personaggi e sulla loro vita psichica.

    Un breve percorso all'interno di questi filoni del romanzo novecentesco.

    TEATRO

    Andare a teatro

    Sogno di una notte di mezz'estate di William Shakespeare

    Il Re muore di Ionesco

    Edipo re di Sofocle

    La commedia: Goldoni

    Analisi parziale di alcuni testi teatrali finalizzata all'acquisizione delle nozioni di base per divenire fruitori consapevoli di uno spettacolo teatrale. Rivolgere particolare attenzione ai concetti di ambientazione, personaggio, azione scenica e pubblico. Interesse sui diversi linguaggi che concorrono alla realizzazione di uno spettacolo, dal copione, alla recitazione degli attori, alla scenografia, ai costumi, alle luci, ai suoni.

    Analisi dell'evoluzione del teatro comico del Settecento.

    Proposte di lettura (lettura domestica)

    Gli allievi scelgono un romanzo tra quelli proposti nel modulo del romanzo realista o tra quelli proposti durante l'anno.

    Stimolare l'interesse dei ragazzi verso la narrativa del romanzo realista e invogliarli a proseguire da soli nella lettura.

    III anno

    Contenuti

    Conoscenze

    IL MEDIOEVO

    La poesia in volgare

    La poesia religiosa umbra

    San Francesco d'Assisi

    Il Dolce Stil Novo

    Dante Alighieri

    La poesia comica toscana

    Cecco Angiolieri

    Il mondo della Divina Commedia

    Dante Alighieri

    Il mondo del Canzoniere

    Francesco Petrarca

    Il mondo del Decameron

    Giovanni Boccaccio

    Caratteristiche della poesia del Duecento

    Il culmine della religione medievale e la struttura della “Divina Commedia”

    Le caratteristiche del “Canzoniere”, la novità del “Canzoniere”, il “petrarchismo”

    Struttura e contenuto del “Decameron”, la rappresentazione di un'umanità viva, la morale del “Decameron”

    IL RINASCIMENTO

    Tre grandi protagonisti del Rinascimento italiano

    Niccolò Machiavelli Il principe

    Ludovico Ariosto L'”Orlando furioso”

    Torquato Tasso “Gerusalemme liberata”

    Caratteristiche dell'opera di Machiavelli

    Proiezione del mondo rinascimentale, struttura e caratteristiche dell'”Orlando furioso”, l'”antefatto” dell'”Orlando furioso”: l'”Orlando innamorato” del Boiardo

    “Gerusalemme liberata”, il poema della Controriforma, un poema eroico

    IL SEICENTO E IL SETTECENTO

    Nuove forme espressive nel Seicento e nel Settecento italiano

    La Commedia dell'arte

    Giuseppe Parini il “Giorno”

    Carlo Goldoni “La locandiera”

    Caratteristica del teatro popolare: le maschere della Commedia dell'arte

    Intellettuale e società, i comportamenti del “bel mondo, l'argomento del “Giorno

    Goldoni e la riforma del teatro, “La locandiera, un perfetto esempio del teatro goldoniano, uno stretto rapporto fra realtà e finzione teatrale

    L'OTTOCENTO

    I protagonisti del Romanticismo italiano

    Ugo Foscolo

    Giacomo Leopardi

    Alessandro Manzoni “I Promessi Sposi”

    Narrativa e poesia di fine Ottocento

    La narrativa del Verismo: Luigi Capuana,

    Giovanni Verga

    Foscolo tra Romanticismo e classicismo

    Una riflessione sul dolore umano, i temi della poesia leopardiana, i “Canti” di Leopardi

    L'interesse per la storia, una visione religiosa della realtà, la funzione dello scrittore

    Temi e ambientazione: lo “spaccato di vita”, la tecnica narrativa: distacco e obiettività

    IL NOVECENTO

    IL PRIMO NOVECENTO

    Due protagonisti del Decadentismo italiano: Pascoli e D'Annunzio

    Il cinema contro la guerra

    La grande guerra e La vita è bella

    Il romanzo di analisi nelle voci di tre narraratori: Svevo, Pirandello e Tozzi

    La narrativa e la crisi del Novecento

    “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo

    “Il fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello

    Esperienze teatrali del primo Novecento

    La presenza di grandi autori: D'Annunzio, Luigi Pirandello

    IL SECONDO NOVECENTO

    La nuova poesia

    Il clima poetico del dopoguerra

    Eugenio Montale “male di vivere”,

    Umberto Saba, Salvatore Quasimodo,

    Narrativa del secondo Novecento

    Dal Realismo al Neorealismo

    Ignazio Silone, Vasco Pratolini,

    Cesare Pavese, Alberto Moravia,

    Pier Paolo Pasolini

    Il cinema del Neorealismo

    Roma città aperta

    Ladri di biciclette

    L'ultima narrativa: Italo Calvino,

    Elsa Morante, Antonio Tabucchi

    Due poeti profondamente diversi,

    Il “fanciullino” di Pascoli e il “superuomo” di D'Annunzio

    Caratteristiche del cinema contro la guerra

    Nascita del romanzo di “analisi”, il “monologo interiore”, due linee di tendenza nel romanzo: la figura dell'”esteta” di D'Annunzio e l'”inetto” a vivere di Svevo e Pirandello

    D'Annunzio e il “teatro di poesia”, Il massimo drammaturgo: Luigi Pirandello, il “teatro grottesco”:

    La lacerazione della Seconda guerra mondiale, le diverse reazioni al “mal di vivere”: dall'impegno alla poesia della natura, una ripresa della “poetica del frammento”, i maggiori protagonisti

    La nascita di un nuovo “impegno” dopo la guerra e la resistenza, dalle esperienze del romanzo realista al clima del Neorealismo, i maggiori protagonisti

    Caratteristiche del cinema Neorealista

    Il superamento del Neorealismo, un panorama narrativo di grande varietà, gli esempi di maggior rilievo

    Proposte di lettura (lettura domestica)

    Gli allievi scelgono un romanzo tra quelli proposti durante l'anno.

    Stimolare l'interesse dei ragazzi verso la narrativa e invogliarli a proseguire da soli nella lettura.

    I contenuti dell'educazione letteraria hanno come orizzonte di riferimento la storia della letteratura italiana dai suoi inizi ai decenni più recenti. Il docente però invece di intendere l'asse storico come svolgimento di una storia della letteratura organica e di ambiente enciclopedico può intenderlo come sfondo su cui articolare moduli di apprendimento che facciano sperimentare agli allievi la possibilità di percorrere l'universo letterario secondo prospettive diverse e la costruzione di sintesi storiche parziali e provvisorie.

    In linea di massima ci si potrà occupare dei periodi letterari come indicato per classe; ma l'impostazione modulare consentirà di attraversare variamente questa scansione cronologica.

    Il piano di lavoro potrà venire articolato in moduli relativamente autonomi e intercambiabili, aggregabili in sequenze varie purché concorrenti al conseguimento degli obiettivi generali. Di norma in ciascuno dei tre anni scolastici si dovranno svolgere non meno di cinque moduli.

    Ciascun modulo farà riferimento a un certo periodo storico, la cui estensione potrà variare da pochi decenni all'intero arco cronologico considerato nei tre anni: è da notare che il senso della storia letteraria e culturale si acquisisce non tanto attraverso una sequenza cronologica uniformemente percorsa, quanto attraverso l'accostamento di testi anche lontani nel tempo, da cui emergono continuità e fratture, innovazioni e persistenze.

    La scelta degli autori e dei testi da leggere è lasciata alla libera progettazione degli insegnanti e soggetta al vincolo dell'organicità interna ai moduli prescelti (il quadro dei contenuti fornito sopra è solo una delle possibilità che si offrono da spunto ai docenti). Gli autori e le opere maggiori della letteratura italiana dovranno essere ovviamente presenti, ma secondo approcci e dosaggi variabili in relazione ai moduli in cui saranno inclusi. E' anche raccomandata la lettura più o meno estesa di testi di autori stranieri.

    Indichiamo una tipologia dei moduli possibili che non vuole avere carattere esauriente e prescrittivo, ma suggerire la necessaria pluralità degli approcci e dei percorsi:

    a) Moduli tematici: sono centrati sui significati che assume uno stesso tema attraverso opere coeve o di epoche diverse, preferibilmente di genere diverso. Questo tipo di modulo è particolarmente adatto ad orientare una parte dello studio letterario in funzione dell'indirizzo professionale: potranno essere tematizzati, ad esempio, gli atteggiamenti dei letterati di fronte allo sviluppo dell'industria, le immagini letterarie del mondo rurale, la creazione di stereotipi di figure sociali (l'operaio, l'impiegato), i temi dell'alimentazione o della gastronomia nell'immaginario letterario.

    Caratterizzano questo tipo di modulo i seguenti obiettivi intermedi:

    b) Moduli storico-culturali: puntano alla ricostruzione del quadro culturale di un'epoca attraverso una campionatura di tesi e brani significativi, di carattere sia letterario, sia culturale o documentario. Questo tipo di moduli si presta ad essere integrato con moduli afferenti al piano di lavoro di Storia. E' caratterizzato dai seguenti obiettivi:

    c) Moduli su generi letterari: presentano lo sviluppo di un genere letterario attraverso un arco storico abbastanza ampio. L'attenzione è portata in questo caso sulla permanenza e innovazione delle caratteristiche formali, sulla memoria letteraria che agisce negli autori, sul rapporto tra istituzioni letterarie e attese del pubblico. Moduli dedicati al genere romanzo o al genere lirica, possono consentire di fornire un rapido quadro di insieme dei principali sviluppi letterari nell'arco di uno o due secoli. Non va trascurata la possibilità di includere, ai margini o al centro del percorso, i generi di largo consumo o “paraletterari”, come il romanzo d'appendice, il “giallo” o il “rosa”, la canzone fino ai derivati non propriamente letterari come foto o il teleromanzo. Caratterizzano questo tipo di moduli i seguenti obiettivi intermedi:

    d) Moduli centrati sul “ritratto d'autore”: mirato alla costruzione del profilo storico-critico di un autore maggiore, attraverso la lettura di un'ampia selezione della sua opera, inclusi esempi dei documenti biografici (epistolari, testimonianze). Caratterizzano questo tipo di moduli i seguenti obiettivi intermedi:

    e) Moduli centrati sull'incontro con un'opera: sono basati sulla lettura di un'opera integrale o di una sua selezione abbastanza ampia da darne un'idea complessiva. In questo caso l'accento non viene posto tanto sulla personalità dell'autore quanto sull'oggetto libro. Caratterizzano questo tipo di moduli i seguenti obiettivi intermedi:

    Se il docente fa la scelta modulare in ciascun anno dovrà essere svolto un modulo del tipo a) orientato all'indirizzo professionale; è opportuno che la scelta degli altri sia improntata al criterio della maggiore varietà tipologica possibile.

    IV. INDICAZIONI DIDATTICHE

    Per l'attuazione dell'insegnamento della disciplina sono fortemente chiamate in causa la professionalità e la responsabilità del docente, il quale in sede di programmazione deve realizzare il proprio progetto di studio.

    Abilità linguistiche (ricezione / produzione orale, lettura, scrittura)

    Bisogna far attenzione al fatto che lo sviluppo delle capacità di esposizione orale richiede uno specifico addestramento perciò tutti i componenti della classe vanno coinvolti in scambi di opinioni. E' particolarmente importante utilizzare la cosiddetta “interrogazione” innanzitutto come occasione per l'esercizio dell'esposizione orale, distinguendo perciò tale aspetto dal fine della valutazione.

    Si richiama l'attenzione sul fatto che, nell'uso orale , il comportamento comunicativo e linguistico tenuto dai docenti nello svolgimento delle attività didattiche costituisce la fonte e il modello più diretto per gli studenti.

    Nella pratica della lettura è essenziale attivare le diverse strategie e modalità, alternandole e sottolineandone i diversi caratteri, e accertarsi che lo studente acquisisca la capacità autonoma di applicare tali modalità alle diverse tipologie dei testi e alle finalità della lettura.

    Si segnala che è particolarmente utile avviare gli studenti a frequentare strutture e luoghi (biblioteche, librerie, e simili) che favoriscono la lettura come attività autonoma e permettono anche di soddisfare interessi personali.

    Per quanto riguarda la scrittura si sottolinea che le tecniche di produzione sono oggetto di insegnamento esplicito e che pertanto occorre mettere al centro dell'attenzione didattica il complesso di fasi e di operazioni attraverso le quali il testo prende forma definitiva e adeguata agli scopi comunicativi. Anche la correzione dei testi prodotti va considerata come parte del processo di addestramento alla scrittura e a tal fine lo studente deve essere educato pure all'autocorrezione.

    Ai fini della valutazione vanno considerati tutti gli aspetti del processo di scrittura sopra indicati, e perciò negli elaborati vanno verificate sia la presenza di informazioni, conoscenze ed elaborazioni personali, sia la correttezza formale, sia la rispondenza alle istruzioni compositive impartite.

    Riflessione sulla lingua

    La riflessione sulla lingua, nelle sue molteplici direzioni, non va concepita a fini meramente normativi o sussidiari all'uso, ma va invece rivalutata come fondamentale forma di indagine sul rapporto fra i contenuti di pensiero e le forme linguistiche e sulla realtà della comunicazione. Tale attività deve ora mettere a frutto le maggiori capacità di astrazione e le potenzialità di pensiero ipotetico deduttivo dello studente, perché l'analisi della lingua sia anche sede e occasione per accostarsi a problemi più generali riguardanti i processi di conoscenza e di simbolizzazione affrontati in altri campi disciplinari.

    Sotto il profilo del metodo è necessario porre come oggetto concreto di osservazione il sistema linguistico, attraverso itinerari ordinati e collegati con l'uso, evitando il prevalere di esposizioni di teorie e l'assunzione rigida di un unico modello.

    E' indispensabile inoltre confrontare e raccordare metodi e terminologie con quanto si apprende nella scuola elementare e nell'insegnamento delle altre lingue.

    Educazione letteraria

    La lettura e l'interpretazione dei testi letterari si fonda prioritariamente sull'analisi diretta delle forme del testo. Bisogna educare pertanto lo studente a cogliere una parte essenziale del significato del testo osservandone concretamente la lingua nei suoi diversi livelli e gli altri aspetti formali. Nel condurre tale analisi sono da evitare sia l'esposizione di teorie fine a se stessa, sia gli eccessi di tecnicismo che la condurrebbero ad operazione meccanica.

    E' inoltre necessario collocare l'opera nel suo contesto, ossia “storicizzarla”, senza tuttavia ricorrere ad inquadramenti storiografici ingombranti. Partendo dai segnali interni all'opera stessa, vanno introdotti riferimenti alla personalità e ad altre opere dell'autore e sviluppati essenziali confronti con altre testimonianze coeve e di altra epoca, nonché con la cultura e le esperienze proprie del lettore e del suo tempo.

    L'esperienza sui testi letterari si avvantaggia e si arricchisce notevolmente tramite opportuni collegamenti e raffronti con manifestazioni artistiche di altro tipo, quali quelle figurative, musicali e filmiche: vengono così in evidenza le analogie e differenze e i reciproci apporti di forme, temi e rappresentazioni simboliche.

    MEZZI DIDATTICI RICHIESTI

    Gli strumenti didattici tradizionali (libri in adozione o consigliati) vanno integrati con l'adeguata utilizzazione del patrimonio librario e di altro genere (audiovisivi, software didattico) a disposizione della scuola e, all'occorrenza, con riproduzione di documenti originali relativi a specifici momenti dell'attività dello studio. Per l'insegnamento dell'italiano si consiglia di disporre di un'aula specializzata, fornita di lavagna luminosa, televisore, video, giradischi e magnetofono, e certamente fornita di PC. Nell'aula inoltre sarà necessario avere a disposizione:

    L'aula inoltre sarà fornita di una carta geografica e di una carta politica dell'Italia. Sarà bene avere a disposizione pure una carta geografica dell'Europa. Se possibilesi fornirà l'aula pure di una carta dei dialetti italiani. Nel tempo verrà creata una videoteca comprendente sia testi letterari, che testi cinematografici, teatrali, televisivi (multimediali), al fine di favorire e di fornire un esempio quanto più diversificato della comunicazione linguistica (e non). I testi in video verranno concordati dal gruppo di studio degli insegnanti di lingua italiana e costituiranno il catalogo di base di ogni scuola per l'insegnamento della disciplina.

    V. STANDARD (LIVELLO QUALITATIVO)

    Le finalità educative di ogni anno di corso scolastico sono orientate al raggiungimento di quel livello qualitativo che si deve identificare in una preparazione articolare e valida garanzia per il proseguimento degli studi nei successivi corsi scolastici, per la preparazione all'esame di licenza, condizione questa indispensabile sia per l'ingresso nel mondo del lavoro sia per l'iscrizione e quindi per la frequenza ai corsi superiori di formazione professionale.

    VI. Verifica e valutazione d'obbligo

    VI. 1 Indicazioni generali

    La verifica e la valutazione sono momenti didattici strettamente connessi all'apprendimento e all'insegnamento della lingua e della letteratura italiana: sono importanti per far capire al docente il raggiungimento o meno degli obiettivi proposti e in quale modo può modificare le strategie o deve riorientare il percorso didattico; sono pure significative per l'allievo in quanto attestano l'acquisizione di conoscenze, competenze, capacità e abilità.

    Pertanto ogni unità didattica avrà bisogno di un controllo (del raggiungimento dell'obiettivo didattico programmato). Il controllo si svolgerà nell'ambito delle attività didattiche correnti nelle forme e nei modi coerenti con l'obiettivo indagato.

    Le verifiche d'obbligo dell'apprendimento avvengono fondamentalmente attraverso forme di produzione orale e scritta.

    Sono forme di verifica orale:

    Sono forme di verifica scritta:

    La valutazione deve tenere conto dei seguenti elementi:

    VI. 2 PERCORSI D'OBBLIGO

    Percorsi d'obbligo nel processo di verifica e valutazione:

    1. prova orale del sapere

    2. prova scritta del sapere

    La verifica dovrà offrire l'opportunità di conoscere il grado di maturità degli allievi e la quantità e la qualità delle conoscenze linguistiche da loro acquisite.

    VII. CORRELAZIONI INTERDISCIPLINARI

    Nell'insegnamento dell'italiano i docenti dovranno rivolgere particolari cure, con metodo vivo a far comprendere la struttura morfologica e sintattica della lingua italiana, ad ampliarne la conoscenza lessicale, solitamente molto povera negli alunni, e ad insegnarne la proprietà e correttezza dell'uso.

    Sarà importante il ruolo dell'insegnante di lingua italiana e la sua collaborazione con gli altri docenti sia nell'informazione generale del proprio programma didattico, al momento della pianificazione del proprio lavoro annuale, come quello degli altri docenti, che informeranno sui contenuti e sulle metodologie di studio delle specifiche discipline. Insieme i docenti troveranno i momenti di contatto e di reciproca integrazione, come anche di collaborazione all'interno di date tematiche, favorendo l'uso del sapere acquisito nei vari campi e nelle diverse materie. Gli studenti verranno sollecitati ad attingere ai vari contesti disciplinari e ad usare in maniera autonoma ed originale le abilità e le competenze acquisite, ad applicare il sapere acquisito in determinate discipline e a trasferirlo e a rielaborarlo anche nell'ambito dell'italiano e viceversa.

    I docenti all'inizio della programmazione annuale si accorderanno sulle tematiche, sui contenuti comuni, sugli approcci, al fine di abituare gli studenti ad attingere al sapere in maniera dialettica e dinamica. Si avrà cura pure di pianificare e di effettuare attività didattiche anche comuni, dove e quando ciò sarà possibile, favorendo particolarmente il travaso delle esperienze e delle conoscenze dalla storia alla storia della letteratura, alla storia dell'arte, alla musica, e in senso più ampio in psicologia

    Znanja, ki jih morajo imeti izvajalci predmeta

    V programih srednjih šol lahko uči italijanščino, kdor je končal program za pridobitev visokošolske izobrazbe in je pridobil strokovni naziv profesor italijanskega jezika in izpolnjuje druge pogoje, ki jih predpisuje Zakon o posebnih pravicah italijanske in madžarske narodnosti na področju vzgoje in izobraževanja (UL 35/2001).