Il Consiglio professionale per I´istruzione della RS in data 19 aprile 2001 alla 42 seduta ha confermato il piano didacttico di lingua italiana. ( decisione n. 5)
INDICE
1. PREMESSA
4.1. EDUCAZIONE LINGUISTICA E TESTUALE
4.1.1. Obiettivi specifici e cognitivi
4.1.2. Quadro degli obiettivi e dei contenuti
4. 2. EDUCAZIONE LETTERARIA
4.2.1. Obiettivi specifici e cognitivi
4.2.2. Quadro degli obiettivi
4.2.3. Quadro dei contenuti
6. STANDARD (LIVELLO QUALITATIVO)
7.1. Indicazioni generali
7.2. Percorsi d’obbligo
8. CORRELAZIONI INTERDISCIPLINARI
Negli istituti tecnici di lingua italiana della Repubblica di Slovenia la lingua italiana è la lingua dell'insegnamento e dell'apprendimento. L'insegnamento dell'italiano come lingua primaria si colloca quindi nel quadro più ampio dell'educazione linguistica e dell'educazione letteraria; l'educazione linguistica coinvolge tutti i linguaggi verbali e non verbali, e impegna tutte le discipline. La connessione fra i diversi linguaggi e le varietà dei contenuti e delle situazioni di apprendimento, a cui la pratica dei linguaggi va collegata, costituiscono punti di riferimento obbligati in ogni fase del percorso formativo. In particolare la lingua primaria, come strumento fondamentale per l'elaborazione e l'espressione del pensiero e per l'ampliamento dell’intero patrimonio di esperienze e di cultura, si offre come terreno d'intervento di tutti gli insegnanti.
Attraverso l'apprendimento, lo studio, l'esercizio e l'uso della lingua italiana, attraverso la conoscenza, la riflessione dei testi letterari, si consolida la maturazione logico-cognitiva dei giovani e con il formarsi della coscienza di sé e del mondo, assume spessore la consapevolezza culturale indissolubilmente legata ai contenuti del sapere, all'acquisizione di valori etici ed estetici che presiedono alla crescita e alla maturazione dei giovani.
L’istituto tecnico, il cui fine primario è la formazione del professionista, ha una fisionomia particolare, in quanto è responsabile della formazione e della capacità tecnica degli alunni che esso abilita direttamente alla professione, e quindi del contributo che questi saranno in grado di dare alla vita economica e produttiva della società.
Questo compito di formazione “definitiva” del tecnico non può, ovviamente, esaurirsi nell’impartire l’istruzione teorica e pratica necessaria all’esercizio della professione, sia perché la scuola deve preparare anche al consapevole assolvimento delle altre importanti funzioni che il cittadino svolge nell’ambito sociale, politico e familiare, sia perché la stessa preparazione alla professione non si può ritenere limitata al possesso delle conoscenze scientifiche e tecniche a questa indispensabili. Pertanto, negli istituti tecnici, che per molti giovani costituiscono l’unica e definitiva esperienza di studi sistematici e guidati nel settore della cultura generale, appare di particolare importanza il conseguimento di una formazione culturale idonea a dare loro l’opportunità di una formazione della propria personalità specie nelle dimensioni intellettuale e professionale.
L'insegnamento della lingua italiana si articola in 140 ore nelle prime due classi (classe I e II) e 105 ore nelle sucessive classi (classe III e IV) con un'eventuale aggiunta di ore all'ultimo anno (classe IV), attinenti all'esame di maturità.
L'educazione linguistica e l'educazione letteraria si dividono il fondo ore annuale a disposizione in parti uguali.
L'educazione letteraria nei primi due anni dedica 45 - 50 ore all'analisi, alla riflessione al consolidamento e alla verifica dei contenuti fondamentali (basilari-standard), le restanti 20-25 ore sono riservate ai contenuti di libera scelta e all'ampliamento delle varie tematiche. Negli anni suvvessivi malgrado la riduzione delle ore tale rapporto deve essere matenuto.
Le ore aggiuntive (facoltative) previste in IV classe, come preparazione all'esame di maturità, vengono riservate all'approfondimento e al consolidamento dei temi previsti per l'esame medesimo e per il perfezionamento delle abilità e delle competenze comunicative degli studenti.
1. L’insegnamento dell’italiano nei primi due anni gravita su due compiti essenziali:
a) formazione della capacità espressiva, mediante un rinnovato studio sistematico della struttura morfologica e sintattica della lingua italiana e dal suo patrimonio lessicale e mediante l’avviamento e la preparazione allo studio delle opere letterarie;
b) formazione di una buona cultura generale, attraverso ampie letture di autori del mondo classico (in traduzioni e riduzioni) e del mondo contemporaneo.
2. Per quanto riguarda l’insegnamento storico-letterario propriamente detto si tenderà al sincronismo della trattazioni della storia letteraria e della storia politica e civile, e reciproca integrazione dei due insegnamenti, allo scopo di ottenere una maggiore organicità di cultura e una visione più unitaria e più vasta dello svolgimento della civiltà.
3. Si cercherà di dare agli alunni degli istituti tecnici maggiore conoscenza dei vari periodi della civiltà, nella misura idonea alla formazione di una cultura media e alla comprensione della letteratura italiana.
4. L’insegnamento della letteratura dovrà basarsi sullo studio diretto e il più possibile ampio della poesia e della prosa dei massimi scrittori italiani.
Dalla conoscenza delle opere si risalirà alla comprensione della personalità degli autori, e da questa allo studio delle correnti e dei movimenti dei quali essi sono promotori e rappresentanti, delineando così dall’interno lo svolgimento della letteratura. Questo, pertanto, non sarà astrattamente prospettato come uno schema esterno, nel quale si vadano successivamente inquadrando gli autori, ma visto nella concretezza delle opere e degli autori che lo costituiscono e, snellito dei troppi dati e nomi che ordinariamente ne appesantiscono la delineazione, dovrebbero rappresentare alla mente degli alunni lo svolgimento spirituale della nazione, sia pure con linee essenziali e sotto l’aspetto della civiltà letteraria. Gli insegnanti daranno adeguata importanza alle letture domestiche degli alunni, che converrà stimolare vivamente, mediante l’uso della biblioteca scolastica e di altre eventualmente a disposizione.
5. Gli insegnanti dovrebbero curare con adeguata attenzione lo svolgimento del programma, in modo da condurre la trattazione fino ai nostri giorni, essendo proprio lo studio della cultura odierna quello che desta maggiore interesse negli alunni e più giova al loro orientamento nei complessi problemi della vita attuale.
Obiettivi specifici della disciplina:
Sviluppare capacità:
Con l'esame di maturità, alla fine del ciclo formativo, si verificano:
Va però rilevato che il programma prevede traguardi formativi pertinenti la creatività. Senza questi traguardi l'educazione linguistica e quella letteraria risulterebbero carenti.
Correlazioni internazionali
L'apprendimento e l'insegnamento della lingua italiana quale lingua primaria
(materna) negli istituti tecnici, sono presentati tenendo in dovuta considerazione i principi e lo spirito della riforma europea della scuola, così come vengono ribaditi dalla commissione di Jacques Delors. Poiché il modello sloveno per le scuole delle comunità nazionali autoctone è difficilmente confrontabile con un corrispondente sistema scolastico a livello europeo, si è pure tenuto conto, nella stesura di questo programma didattico, degli indirizzi indicati nel progetto della Commissione Brocca per la riforma della scuola secondaria superiore in Italia (Annali della Pubblica Istruzione num. 59/60 vv. I e II - Roma 1992).
L’insegnamento deve essere volto a rafforzare negli allievi la conoscenza e il corretto uso parlato e scritto della lingua, a far conoscere aspetti notevoli della civiltà del mondo classico e contemporaneo attraverso ampie letture antologiche, a fornire gli strumenti necessari per affrontare lo studio letterario negli anni successivi, qualora l’allievo decida di proseguire gli studi per due anni nell’istituto tecnico.
La proprietà del linguaggio sarà curata come mezzo per una più intensa e viva comunicazione interiore, e la lettura dovrà farsi più consapevole e matura, portando l’attenzione degli allievi dal mero interesse narrativo o descrittivo a una più profonda comprensione del valore stilistico ed estetico, del mondo spirituale, presenti nelle opere e nelle pagine che si vanno leggendo.
Sarà opportuno, altresì che, nel corso delle letture l’insegnante non trascuri di accennare, via via che se ne presenti l’occasione, alle peculiarità stilistiche e retoriche della lingua italiana e alle nozioni fondamentali sulla metrica, sui generi letterari, ecc., che si dimostrino utili per una migliore comprensione dei testi abituando l’allievo a considerare la lettura come elemento insostituibile alla sua formazione intelettuale ed estetica.
1. Gli allievi attraverso l'apprendimento e lo studio approfondito della lingua e della civiltà italiana, consolidano il ruolo della lingua italiana nell'esperienza personale e sociale :
2. Gli allievi sviluppano capacità comunicative in lingua italiana standard. Apprendono, fanno proprie e usano le norme che presiedono alla lingua standard. Sanno valutare e scegliere nelle diverse situazioni comunicative la lingua nel registro opportuno ed adeguato, così come sanno riconoscere, usare e produrre diverse tipologie testuali. Ampliano, approfondiscono le proprie conoscenze e le proprie riflessioni a proposito della lingua letteraria italiana, esercitano e sviluppano le proprie capacità comunicative, scegliendo il registro adeguato .
3. Gli allievi acquisiscono e sviluppano competenze di ascolto (visione), di dialogo (anche multimediale), di lettura e comprensione di diversi tipi di testo e di espressione orale e scritta.
4. Attraverso lo studio della letteratura fondato sui testi, gli allievi diventano lettori competenti e aperti.
5. Attraverso le opere letterarie conoscono funzionalmente e sistematicamente la teoria della letteratura, i momenti significativi della storia della letteratura italiana e di quella mondiale.
Le correlazioni con discipline quali la storia, la storia dell’arte, la sociologia, contribuiscono a definire i fenomeni letterari e la loro collocazione nei percorsi culturali e nazionali .
6. Gli allievi sviluppano competenze critiche e capacità interpretative originali di lettura dei testi letterari, si esercitano in maniera originale e personale nella produzione di testi scritti, si esercitano nella lettura espressiva e nell’interpretazione di testi letterari in prosa e in poesia.
7) Gli allievi imparano a valutare criticamente un testo letterario e la sua trasposizione (teatrale, filmica, radiofonica, televisiva o in video...).
Obiettivi generali
L’insegnamento linguistico e testuale va finalizzato a:
La riflessione sulla lingua (morfologia, sintassi), è strettamente integrata con la riflessione sul testo.
Nell’attività didattica è centrale lo sviluppo e il potenziamento delle quattro abilità (ascoltare interagendo con il testo, parlare con proprietà, leggere correttamente, scrivere con chiarezza) che sono tra loro interdipendenti e interconnessi. Il potenziamento di una delle quattro abilità comporta il potenziamento di altre, quindi bisogna provvedere a uno sviluppo armonico di tutte quattro. Le abilità di partenza dell’allievo devono essere progressivamente arricchite. Si possono distinguere le abilità dal punto di vista della fruizione della lingua: leggere e ascoltare; e della produzione: scrivere e parlare.
L’educazione delle abilità è compito comune dei docenti di tutte le materie, ma è l’insegnante di lettere che fa riflettere, che chiarisce e spiega i meccanismi della lingua e i processi attraverso i quali la lingua diventa realtà viva e concreta.
Obiettivi specifici
1. Gli allievi comprendono a livelli diversi e analizzano testi pragmatici e non, orali e scritti - verbali e multimediali - ascoltano conversazioni, dibattiti ed interventi orali. Leggono testi dalle diverse funzioni: informativa, espressiva, persuasiva, metaliguistica e poetica.
2. Gli allievi producono testi di vario tipo, orali e scritti, discutono e si producono in interventi orali.
3. Nell'ambito dell'educazione letteraria, nelle operazioni di analisi di testi letterari gli allievi approfondiscono, applicano e utilizzano le conoscenze e le capacità acquisite nell'analisi e nella produzione di testi pragmatici. Un'attenta programmazione del docente permetterà una correlazione proficua fra le due parti del programma d'insegnamento.
Gli obiettivi sono contemplati progressivamente in quattro parti, corrispondenti ognuna a un anno di corso. Come si può notare, i diversi livelli restano ben distinti, ma vengono peraltro tutti affrontati, a un certo grado di approfondimento, nel corso di ciascun anno, così da dar luogo, sin dall’inizio, a una immagine organica e prospettica della lingua.
Poiché la prospettiva si evidenzia soprattutto all’interno delle sezioni, mentre ciascuna di queste è per così dire “parallela” rispetto alle altre, l’insegnante potrà modificare, se lo ritiene opportuno, l’ordine con cui le sezioni stesse si susseguono.
In questo programma risulta evidente la “continuità” degli obiettivi nel corso dei quattro anni: i temi vengono via via ripresi, ampliati e completati, così da dar luogo, alla fine, a percorsi ordinati e completi di morfologia, sintassi, semantica, ecc. Per esempio, l’analisi morfo-sintattica delle “parti del discorso”, avviata nella prima classe, viene completata nella seconda classe. Oppure, per quanto riguarda la sintassi, si passa dallo studio della frase semplice e dei suoi “perni” essenziali (prima) all’analisi della frase estesa e dei vari tipi di complementi (seconda), sino ad arrivare all’analisi della frase complessa e delle proposizioni di cui è costituita (terza).
Questa proposta di distribuzione degli argomenti non vuole essere peraltro costrittiva, ma intende avere un valore sostanzialmente orientativo. L’insegnante potrebbe ritenere infatti più conveniente, considerata la situazione in cui opera, anticipare o posticipare determinate unità. E’ sempre possibile, insomma, adattare lo schema di progressività suggerito alle proprie esigenze specifiche.
Lo sviluppo delle abilità linguistiche trova i suoi contenuti nelle specifiche attività che lo studente deve svolgere sulla base di motivazioni e spunti concreti.
Per la ricezione e la produzione orale tali attività sono:
Per la lettura i contenuti fanno riferimento sia all’ulteriore necessario sviluppo dell’abilità specifica, sia al soddisfacimento dei bisogni di cultura e di partecipazione alla vita sociale presenti nello studente. Le attività di analisi e comprensione dei testi devono:
I anno |
II anno |
III anno |
IV anno |
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Pratiche comunicative L'allievo, superando il livello della comprensione globale e generica dei discorsi altrui, sa: L’alunno sa ascoltare e capire discorsi orali: |
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Si concentra su vari tipi di discorso per tutto il loro svolgimento e sa riferire contenuti e scopi di discorsi brevi. Porge attenzione all’intonazione della voce, al ritmo di emissione e alle pause. Apprende la tecnica del prendere appunti e sa applicarla. |
Sa analizzare la lingua di diversi discorsi orali, cogliendone la peculiarità e i registri linguistici. Sa rielaborare gli appunti in forma adeguata allo scopo da raggiungere. |
Sa riconoscere i significati impliciti dei discorsi orali. |
Decodifica il testo ascoltato e sa rielaborarlo autonomamente (un testo teatrale, un film, una conferenza, una telefonata di lavoro, le sequenze di un processo in tribunale, le conversazioni attinte da incontri di lavoro). |
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L’allievo, superando il livello dell’esposizione non pianificata sa: L’allievo produce discorsi orali ben strutturati ed accettabili nel contesto: |
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Sa riferire oralmente, in modo chiaro e corretto un testo ascoltato. Conosce le “regole” della discussione e sa applicarle. Interviene nel discorso in modo pertinente e produttivo. Sa pianificare ed esporre una relazione su argomento dato. |
Sa all'occorrenza svolgere il ruolo di moderatore in un dibattito. Sa riferire concetti astratti in modo chiaro e convincente. |
Conosce la strategia della comunicazione e sa elaborare autonomamente concetti più complessi. |
Si esercita a consolidare l'appreso negli anni precedenti: sa persuadere con adeguate strategie di percorso. |
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L’allievo conosce e identifica le caratteristiche fondamentali di un testo e le sue possibili articolazioni: unità, completezza, coerenza, coesione, struttura. Nella lettura silenziosa l’alunno sa: Nella lettura a voce l’alunno sa: L’allievo conosce e applica procedimenti appropriati di lettura, raggiungendo una comprensione adeguata di testi di vario tipo: |
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Riconosce i principali tipi di testo. Sa consultare un testo alla ricerca di informazioni. Sa realizzare una lettura rapida di tipo “orientativo”. Sa realizzare una lettura estesa, riconoscendo le diverse informazioni espresse nel testo. Sa riconoscere i legami coesivi fra le espressioni. Sa affrontare e risolvere i problemi di significato posti dal lessico (termini difficili). Sa riconoscere i contenuti espliciti e quelli impliciti necessari alla comprensione. Sa ricavare il “piano” tematico del testo e riassumere oralmente il medesimo. Sa eleborare la parafrasi orale del testo. |
Sa riconoscere o inferire i legami fra le informazioni (anche attraverso l’identificazione dei connettivi), ricostruendo la continuità del significato. Sa individuare o inferire i temi del testo (concetti principali). Sa ricavare il “piano” tematico del testo e riassumere oralmente il medesimo. |
Sa inferire, nei testi che lo consentono, i significati secondari di tipo indiretto (morale, orientamenti ideologici, allusioni, allegorie, ecc.). Sa inferire, nei testi che lo consentono, i significati secondari di tipo associativo (suggeriti dai suoni e dalle forme). Sa valutare un testo in base a criteri pertinenti. |
Sa inferire nei valori estetici del testo e consolida l'acquisito negli anni precedenti. |
Per la scrittura le attività consistono nella produzione di vari tipi di testo, allo scopo di accostarsi alle utilizzazioni e alle finalità che la scrittura trova nella vita reale e che possono essere così indicate:
Sono altresì contenuto specifico della didattica della scrittura, per ogni forma da praticare, tutti gli aspetti, le frasi e le tecniche del processo di composizione, riguardanti l’ideazione, l’ordine di costruzione e la graduale definizione del testo (articolazione, correttezza e registro della lingua, ampiezza, impostazione grafica) in rapporto alla sua funzione e destinazione, nonché al tempo di elaborazione.
Le varie forme di produzione scritta vanno il più possible riferite alle attività scolastiche, affinché tale pratica non abbia carattere di esercizio fine a se stesso.
I anno |
II anno |
III anno |
IV anno |
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Nella pratica della scrittura l’allievo deve raggiungere: L’allievo conosce e applica procedimenti appropriati di scrittura del testo, producendo elaborati di vario tipo, applicando il principio di pertinenza, coesione, chiarezza e correttezza linguistica: |
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Conosce a linee generali le caratteristiche della lingua scritta e le fasi in cui si articola un funzionale processo di scrittura. Conosce e applica le procedure per la realizzazione di lettere di vario tipo. Conosce e applica le procedure per la realizzazione di descrizioni di vario tipo. |
Conosce e applica le procedure per la realizzazione di cronache di vario tipo. Conosce e applica le procedure per la realizzazione di racconti d’invenzione. Conosce e applica le procedure per l’elaborazione di schede . Conosce i diversi segni di punteggiatura e le loro funzioni, e ne fa un uso corretto. Acquisisce abilità nella stesura di un curriculum vitae e di una domanda di assunzione. |
Conosce e applica le procedure per la realizzazione di relazioni di vario tipo. Conosce e applica le procedure per la realizzazione di verbali. Conosce e applica le procedure per la realizzazione di testi interpretativi. Conosce e applica le procedure per la realizzazione di argomentazioni. Conosce e sa realizzare capoversi di diversa struttura, sa arricchire e manipolare il testo, conosce e applica strumenti organici per una revisione critica e accurata. |
Utilizza e consolida la competenza linguistica e testuale acquisita per comprendere e produrre tutte le tipologie testuali. |
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L'allievo conosce e produce testi specialistici, divulgativi formali e pubblici, conosce la struttura della frase (articoli, commi, paragrafi), usa correttamente i termini tecnici, fa uso di elementi grafici: tabelle, disegni, fotografie ecc.: |
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Conosce e applica tecniche e procedimenti per la stesura dei seguenti testi: l'invito formale, la lettera di ringraziamento, la giustificazione, il cartellone, il tabellone, il bollettino ufficiale, il manifesto, il volantino pubblicitario, la descrizione di un apparecchio e del suo funzionamento, la caratterizzazione di una persona, il testo regolativo. |
Conosce e applica tecniche e procedimenti per la stesura dei seguenti testi: la delega, l'attestato, la dichiarazione, l'articolo di cronaca, il testo informativo, la relazione, il dossier, il questionario, la descrizione delle fasi di processi lavorativi. |
Conosce e applica tecniche e procedimenti per la stesura dei seguenti testi: la domanda di assunzione, il curriculum vitae e lettera accompagnatoria, la risposta a un'inserzione di lavoro, la denuncia, il reclamo, il Regolamento ufficiale, il testo scientifico-divulgativo, il verbale. |
Conosce e applica tecniche e procedimenti per la stesura dei seguenti testi: la lettera commerciale, il contratto di lavoro, il decreto, la relazione, la recensione, il saggio, il volantino politico, il testo di propaganda. |
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L'allievo usa un'ampia gamma di forme di scrittura per scopi diversi e indirizzati a destinatari diversi: |
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L'allievo conosce la struttura ipertestuale e: |
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Riflessioni sulla lingua
I contenuti della riflessione sono dati dalla materia relativa ai processi di comunicazione e al funzionamento del sistema della lingua. Tale quadro, parzialmente già noto allo studente, deve ora acquistare decisiva chiarezza e completezza e perciò deve comprendere tutti i principali nuclei tematici. Diventano argomento di particolare o nuova trattazione:
I anno |
II anno |
III anno |
IV anno |
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Lessico e significati L’allievo comprende e spiega il significato delle espressioni: |
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Riconosce i diversi significati delle parole. Sa analizzare e parafrasare il significato di parole e espressioni. Conosce la struttura del dizionario, e sa consultarlo efficacemente per risolvere i propri problemi linguistici e sa cogliere il percorso storico della parola. |
Riconosce e spiega le connotazioni e le denotazioni. |
Inferisce i significati impliciti. |
Applica le conoscenze acquisite negli anni precedenti su tipologie testuali diverse. |
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L'allievo riconosce e spiega le relazioni di significato fra le parole: |
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Identifica i rapporti di significato fra parole nell'enunciato. Distingue il significato dal significante. Riconosce le unità di significato (morfema, monema). |
Identifica i rapporti di significato delle parole nel discorso. Distingue le combinazioni semanticamente accettabili da quelle non accettabili. Sa richiamere, da un termine, altri termini associati nel senso, ricostruendo famiglie lessicali e campi semantici. |
Ricostruisce la polisemia delle parole e le inserisce in testi complessi. |
Elabora diversi tipi di trasferimento delle parole nei testi. |
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Riconosce i principali meccanismi di trasformazione del significato, e ne spiega gli effetti: |
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Riconosce le figure di suono: onomatopea, allitterazione, assonanza, consonanza, anafora, paranomasia. Riconosce le figure di significato: allegoria, similitudine, metafora. |
Riprende e riconosce le principali figure retoriche: metafora, metonimia, similitudine, assimoro, sineddoche. |
Riconosce e spiega le principali figure retoriche (litote, eufemismo, iperbole). Conosce i principali meccanismi di scambio inter-linguistico (prestito, calco). Sa ricostruire, con l’aiuto del dizionario, l’etimologia delle parole, e servirsene per una migliore comprensione del significato. Riconosce e spiega le principali figure di sintassi (parallelismo, inversione), e sa interpretarne l’effetto significativo. |
Riconosce le figure »di pensiero«: la sinestesia, l'analogia, l'ironia. |
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L’allievo sa utilizzare adeguatamente, nella propria produzione discorsiva, regole e meccanismi semantici: |
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Sa usare in modo appropriato le parole, in base al loro significato. Sa effettuare sostituzioni mediante sinonimi, e passare da termini più generali a termini più specifici (e viceversa). |
Nella propria produzione discorsiva, accorda correttamente le parole in base al loro significato. Sa servirsi in modo efficace delle figure retoriche, quando il tipo di discorso che produce ne giustifica l’uso. |
Sa servirsi in modo efficace delle figure di pensiero, quando il tipo di discorso che produce ne giustifica l’uso. Sa valorizzare gli aspetti espressivi del suono e della sintassi, quando il tipo di discorso che produce ne giustifica l’uso. |
Sa ideare autonomamente le figure retoriche atte a designare il suo pensiero motivato e creativo. |
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Forme e funzioni L’allievo sa: L’allievo conosce e identifica le unità della lingua e dell’analisi linguistica: |
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Conosce e sa identificare le diverse unità lingustiche (testo, capoverso, frase, parola, suono/lettera). Conosce e sa identificare le parti del discorso a cui appartengono le parole (nome, verbo, ecc.). Sa suddividere le parole in sillabe. |
Conosce il sistema fonologico e grafico, e ne coglie le corrispondenze e le divergenze. Usa correttamente le convenzioni grafiche della scrittura. Sa suddividere la parola in morfemi, e riconoscerne i tipi e le funzioni (radici, suffissi, prefissi). Conosce, sa descrivere e utilizzare i meccanismi di derivazione delle parole. |
Sa riconoscere i registri linguistici formali e informali, i livelli espressivi della lingua e gli scopi degli atti linguistici. |
Sa usare la lingua e le sue funzioni fondamentali. Sa decodificare i linguaggi settoriali. |
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L’allievo conosce, descrive e usa in modo appropriato i vari tipi di parole (parti del discorso): |
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Sa analizzare i nomi nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente. Sa analizzare gli aggettivi nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente. Sa analizzare gli articoli nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente. Sa analizzare e usare le preposizioni semplici e articolate, e se ne serve correttamente. Sa analizzare i verbi nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente. In particolare, identifica le diverse informazioni espresse dalla flessione verbale (tempo, persona, numero, modo) e conosce forme ed uso dei tempi dell’indicativo. |
Sa analizzare gli avverbi nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente. Sa analizzare i pronomi nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, cogliendone il ruolo coesivo nella frase. Se ne serve correttamente. Sa analizzare i verbi nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente. In particolare, conosce forme ed uso dei diversi modi (nei loro vari tempi), le forme attiva, passiva e riflessiva che il verbo può assumere, gli aspetti con cui azioni ed eventi sono presentati. Sa analizzare le interiezioni nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente. |
Sa analizzare le preposizioni e le congiunzioni nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, cogliendone il ruolo coesivo. Se ne serve correttamente nella frase e nel periodo. |
Sa applicare le norme della coesione grammaticale e della coerenza logica ai testi che produce. |
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L’allievo riconosce e descrive la costruzione della frase: |
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Sa descrivere la frase semplice di base, riconoscerne gli elementi costitutivi, darne una rappresentazione. Conosce e sa identificare il soggetto, l’oggetto, il predicato, il complemento di termine nonché il predicato verbale e quello nominale. |
Sa descrivere la frase semplice estesa, riconoscerne la logica costruttiva e gli elementi costitutivi, darne una rappresentazione. Conosce e sa identificare i principali tipi di complemento indiretto e le loro funzioni significative. |
Sa analizzare la frase complessa, riconoscerne la logica costruttiva e gli elementi costitutivi, darne una rappresentazione. Conosce e sa identificare i principali tipi di proposizione e le loro funzioni significative. |
Riconosce gli elementi costitutivi del periodo e le loro funzioni. |
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L’allievo sa applicare nell’uso le regole sintattiche: |
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Costruisce correttamente frasi semplici ed è in grado di controllarne l’esecuzione mediante le regole apprese. |
Costruisce correttamente frasi di una certa estensione, ed è in grado di controllarne l'secuzione mediante le regole apprese. |
Costruisce correttamente periodi con più subordinazioni e coordinazioni, ed è in grado di controllarne l'secuzione mediante le regole apprese. Sa manipolare frasi complesse, applicando operazioni di sostituzione, trasformazione, comprensione, aggiunta, divisione, unificazione, ecc. |
Riconosce e sa analizzare le proposizioni condizionali e il periodo ipotetico nei suoi diversi tipi. Riconosce e sa analizzare altri tipi di proposizioni: comparative, modali, avversative, esclusive, eccettuative, incidentali e limitative. |
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L’allievo riconosce gli aspetti pragmatici della comunicazione linguistica, e di conseguenza li usa: |
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Riconosce le diverse funzioni svolte dalle frasi (in relazione anche alla loro forma) o da blocchi più ampi di testo, e sa inferirne gli scopi. Sa rapportare la forma, il significato e lo scopo dell’enunciazione al contesto. Riconosce il diverso peso informativo degli elementi della frase, a seconda dell’ordine in cui sono disposti. |
Riconosce i linguaggi non verbali della comunicazione: il linguaggio del corpo, la gestualità e la mimica e sa servirsene in situazioni precise. |
Identifica le coordinate temporali e personali di frasi e discorsi. Riconosce e sa usare i diversi tipi di “voce” (personale, impersonale). Sa trasformare un discorso diretto in indiretto e viceversa. Riconosce e sa usare (nella comprensione e nella produzione) i principali “stili” di sintassi. |
Riconosce la coesione e l'incoerenza tra messaggio verbale e non verbale e sa servirsene nella comunicazione. |
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Lingua, comunicazione, storia della lingua L’allievo è consapevole del contesto comunicativo in cui si produce il messaggio linguistico: |
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Riconosce gli elementi della comunicazione e i rapporti fra messaggio, contesto e scopo. |
Sa che ogni elemento del testo assume un valore definitivo in relazione al contesto ed è un grado di effettuarne una interpretazione pertinente. |
Sa individuare e analizzare i diversi tipi di rinvio anaforico. |
Sa individuare e analizzare i diversi tipi di connessione fra le frasi e fra i pezzi più ampi del testo. |
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L’allievo coglie il rapporto tra le tradizioni linguistiche, le tradizioni culturali e le vicende della società, rilevando gli aspetti della storicità della lingua e della varietà linguistica nello spazio geografico.
L’allievo è consapevole del mutamento della lingua nel tempo e della complessità della “geografia” linguistica: |
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Sa analizzare esempi di mutamento linguistico. |
Sa analizzare esempi di mutamento linguistico. Conosce le principali “famiglie” linguistiche, e la loro distribuzione geografica. |
Sa analizzare esempi di mutamento linguistico. Riconosce i riflessi della storia e della cultura sulla evoluzione della lingua. Conosce la realtà della minoranza linguistica. |
Sa analizzare esempi di mutamento linguistico. Conosce le fondamentali caratteristiche socio-linguistiche dei dialetti, e sa confrontarli con la lingua standard. |
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L’allievo sa istituire rapporti tra l’ambito delle lingue verbali, i linguaggi formalizzati, quali quelli della matematica, della logica e delle tecnologie dell’informazione, e le realizzazioni nei linguaggi visivi. L’allievo sa mettere in relazionare il linguaggio verbale coi linguaggi non verbali: |
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Riconosce le caratteristiche essenziali di un codice linguistico. |
Sa confrontare la lingua con la musica, cogliendone omologie, differenze, relazioni. |
Sa confrontare la lingua con i testi iconici (immagini), cogliendo omologie, differenze, relazioni. |
Sa confrontare la lingua con i testi delle scienze. |
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La lingua negli usi L’allievo riconosce le varietà della lingua, e sa individuarne caratteristiche, usi e funzioni: |
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Riconosce le varietà geografiche, culturali e sociali dell’italiano. Distingue la lingua comune dai linguaggi settoriali, e sa riconoscere i linguaggi settoriali più diffusi. |
Sa analizzare, nei suoi aspetti essenziali, il linguaggio dei giornali. |
Sa analizzare, nei suoi aspetti essenziali, il linguaggio della pubblicità. |
Sa analizzare, nei suoi aspetti essenziali, il linguaggio letterario. |
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L’allievo sa utilizzare la varietà appropriata al tipo di discorso e alla situazione: |
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Usa appropriatamente, a seconda delle situazioni, l’italiano familiare e l’italiano standard. |
Usa appropriatamente, a seconda delle situazioni, i principali registri. |
Usa la lingua nelle sue funzioni principali. |
Usa la lingua in modo originale e persuasivo. |
Obiettivi generali
L'insegnamento della letteratura è volto soprattutto allo sviluppo di abilità e competenze letterarie e va finalizzato alla formazione del patrimonio culturale e allo sviluppo del senso critico, alla sensibilizzazione linguistica e al valore estetico del testo letterario.
L'allievo acquisisce competenze letterarie ed è capace di :
La letteratura e l'interpretazione dei testi letterari si fondano, in un primo tempo, prioritariamente sull'analisi diretta del
testo. Il docente, accanto ai classici da leggere per parti significative e dove possibile per intero, proponga testi vicini all'esperienza degli allievi progettando itinerari graduati e mirati di letture in relazione ai bisogni, alle esperienze, ai gusti di partenza.
L'uso del linguaggio settoriale delle teorie letterarie e delle metodologie critiche acquisite gradualmente, sarà finalizzato alla necessità di interpretare e valutare le opere lette nelle varie fasi del curricolo di studio. Accanto all'esperienza diretta di testi si traccerà gradualmente una mappa di autori, correnti e generi che consentirà, a percorso concluso, l'acquisizione di una completa prospettiva temporale ed epocale.
L'allievo conoscerà il periodo storico e la realtà socio-economica per intendere l'opera dell'autore, la sua collocazione e funzione nella realtà storico-culturale. Riconoscerà lo specifico letterario, il contenuto del messaggio, la struttura, la lingua e lo stile attraverso cui viene trasmesso, individuerà le caratteristiche dei vari generi letterari.
Lo studio letterario potrà essere arricchito da collegamenti e raffronti con manifestazioni artistiche di altro tipo, quali quelle figurative, musicali e filmiche. Si potranno proporre, ad esempio, film e telefilm da analizzare, smontandone le strutture narrative, oppure testi letterari con la loro trascrizione filmica o televisiva per sottolineare la specificità dei singoli linguaggi, ma anche i fondamenti strutturali comuni (analisi del punto di vista, il rapporto fabula-intreccio, il ritmo narrativo). Saranno messi così in evidenza le analogie e le differenze e i reciproci apporti di forme, temi e rappresentazioni simboliche.
Si darà una certa importanza pure ai capolavori della letteratura straniera, e quanto è stato prodotto dalla cultura italiana anche in altre lingue (dialetti, latino) utilizzando buone traduzioni.
L’educazione letteraria trova i suoi contenuti nella diretta lettura ed analisi dei testi letterari, affiancata da una conoscenza essenziale delle istituzioni (modelli tematici e formali, procedimenti retorici, circuiti sociali e culturali) che ne regolano la produzione e da iniziali esperienze di contestualizzazione dei testi. L’analisi di tali testi permette di rilevare anche le inesauribili risorse della lingua e offre occasione privilegiata per lo sviluppo di abilità linguistiche generali.
La scelta dei testi deve tener conto sia degli interessi e delle motivazioni culturali degli studenti, sia di obiettivi più ampi e organici dell’educazione letteraria, dei quali si fa interprete il docente in base alla programmazione. Mediante tale scelta si deve proporre un orizzonte abbastanza largo di cultura, senza pregiudiziali restizioni di tempo, di spazio e di genere, e quindi tenendo conto dei seguenti criteri:
Una lettura varia e articolata di testi letterari richiede anzitutto il ricorso ad adeguate scelte antologiche come terreno di esercitazione intensiva delle competenze letterarie ed occasione e stimolo alla scoperta di opere intere. La scelta dei testi deve essere organizzata in modo significativo mediante raggruppamenti e percorsi, al fine di far rilevare la persistenza e l’evolversi di temi, motivi e forme nel tempo, nelle diverse culture e nei vari tipi di rappresentazione.
La lettura di opere intere costituisce scopo fondamentale dell’educazione letteraria. Quanto alla loro dimensione, la scelta deve essere tale da consentire per ogni anno, d’obbligo, sia la lettura collettiva e guidata di almeno un’opera narrativa intera, sia la lettura più rapida e individuale di altre opere. Circa i loro requisiti di qualità, si deve tenere responsabilmente conto dei seguenti criteri, che sono tra loro interconnessi:
Si pone inoltre l’esigenza di accostare lo studente anche alle espressioni letterarie di maggiore rilievo per valore artistico e per il contributo dato al patrimonio di memorie e di figure simboliche della collettività. La lettura di opere di particolare ampiezza e complessità deve seguire opportunamente itinerari selettivi che mettano in evidenza aspetti significativi dell’opera e integrarsi nelle altre esperienze di lettura e di educazione letteraria .
I anno |
II anno |
III anno |
IV anno |
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L’allievo sa: |
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L'allievo legge in modo corretto evitando le inflessioni dialettali o di altre lingue e: |
L'allievo legge in modo espressivo e: |
L'allievo legge, comprende ed interpreta testi, antologizzati o completi, appartenenti a diversi generi letterari: racconti e romanzi (o parti di essi) di varia tipologia e testi poetici. Rispetto ai diversi testi, coglie il sistema delle relazioni logiche esterne ed interne: |
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In una situazione di possibile scelta (biblioteca di classe, civica,delle comunità nazionali (CAN), ecc.), l'allievo si orienta tra diversi generi letterari e: |
L'allievo conosce la struttura ipertestuale e: |
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Dopo la lettura o l'ascolto di un testo letterario l'allievo: |
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Dopo la lettura di testi letterari l'allievo sa comunicare in modo appropriato ed efficace: |
Dopo la lettura di testi letterari l'allievo sa comunicare in modo interattivo: |
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Dopo un'attenta lettura e analisi di testi letterari l'allievo è in grado di produrre testi corretti: |
Dopo un'attenta lettura e analisi di testi letterari l'allievo è in grado di produrre e rielaborare testi complessi: |
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I anno |
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Argomento di letteratura |
Percorsi di letture ed esercitazioni letterarie tematiche |
I poemi epici classici I poemi medioevali Origini della lingua italiana I caratteri religiosi, popolari e didattici della letteratura delle origini Concetto di Medioevo, la civiltà comunale Le tre scuole poetiche del '200 La prosa duecentesca Dante Alighieri: la formazione, le idee e il suo poema “La Divina Commedia” Francesco Petrarca: la novità della sua poesia e la sua formazione culturale. Petrarca e il suo Canzoniere. Petrarca fondatore della lirica moderna. Metrica e stile. Il paesaggio – stato d’animo. La diffusione internazionale del petrarchismo. Giovanni Boccaccio Boccaccio e il Decameron: il significato della vita e dell’opera. La società del ‘300 e “la posizione del Decameron” |
Lettura e analisi di passi scelti dall’Iliade, Odissea, Eneide, Bibbia. Concetto prosa-poesia e le regole che sottendono alla metrica e alla retorica. Lettura di passi scelti di opere del ciclo bretone e carolingio, di liriche cortesi (Chanson de Roland, Bertrand de Born); confronto tra un testo epico e un testo lirico. Nascita della lingua e letteratura italiana: i primi documenti in volgare. San Francesco d’Assisi: Cantico di Frate Sole; Cielo d'Alcamo: Rosa Fresca…; Cecco Angiolieri: S'i fossi foco. Nota: i percorsi saranno finalizzati a recuperare il valore del mito, la dimensione dell’epica e della lirica quali elementi fondamentali della cultura e civiltà europee. Lettura, analisi e confronto fra liriche (almeno una per autore; Jacopo da Lentini: Meravigliosamente, Guittone d'Arezzo e la canzone politica; Guido Guinizelli: Al cor gentile, Dante Alighieri: un brano e una lirica dalla Vita Nova). Lettura di un brano o dal Milione di Marco Polo o dal Novellino. Lettura a scelta e commento di almeno cinque canti o episodi evidenziando, sotto la guida attenta del docente, il tempo e lo spazio nella Commedia, la figura di Beatrice, le guerre comunali e l’allegoria. Lettura a scelta e commento di almeno tre liriche (Voi ch'ascoltate…, Chiare fresche e dolci acque, O cameretta) e/o un brano dalle Epistole (Ascesa al monte Ventoso) e un brano dal Secretum. Il docente porterà l’allievo a conoscere l’ideologia del Canzoniere, il concetto di anima e corpo, l’amore e la donna. Il “doppio uomo” che era in Petrarca e il corpo di Laura. L’amore impossibile del Canzoniere. L’ideologia del Canzoniere: il nuovo intellettuale cristiano. Lettura e commento di almeno cinque novelle (su temi diversi). Tempi e luoghi del Decameron. Il docente guiderà l’allievo a conoscere i tempi e i luoghi del Decameron, il concetto di amore, rapporto tra i sessi e centralità della figura femminile in Boccaccio. Si porrà attenzione alla presentazione della figura sociale e alle rappresentazioni dell’uomo. Almeno due percorsi tematici scelti tra i seguenti: |
Letture consigliate:
Lettura di passi tratti dai poemi epici classici Omero: l'Iliade o l'Odissea Virgilio: l'Eneide, La Bibbia: La parabola del figliol prodigo Antico Testamento: Il cantico dei cantici Anonimo: Mille e una notte Sofocle: Antigone o Edipo re Plauto (passi scelti) Esopo: Favole Isac Asimov: Trilogia galattica, Racconti Enzo Biagi: Il sole malato Vittorio Zucconi: Si fa presto a dire America |
II anno |
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Argomento di letteratura |
Percorsi di letture ed esercitazioni letterarie tematiche |
L’età delle corti: la prima fase della civiltà umanistico-rinascimentale. La situazione della lingua Firenze nell’età di Lorenzo dei Medici. La politica culturale e l’Umanesimo volgare: il sistema dei generi letterari, la poesia lirica e il poema epico-mitologico. L'intellettuale umanista: la scoperta del mondo classico e la ripresa del volgare. Pulci, Boiardo Il Rinascimento in Europa e in Italia Machiavelli: Francesco Guicciardini fra trattatistica e storiografia “Ricordi” e “Storia d’Italia” Ludovico Ariosto e l’Orlando Furioso. Struttura e temi dell’opera. Le componenti della civiltà rinascimentale Torquato Tasso e l'età della Controriforma Torquato Tasso e la Gerusalemme Liberata: struttura e i temi. L’ideologia tassesca, le fonti del poema. Il Seicento Galileo Galilei: La nuova scienza (lo sviluppo della scienza) Galileo Galilei e il suo metodo scientifico. Pensiero e stile letterario Il Barocco e marinismo in Italia Giovan Battista Marino e i marinisti Lo stile barocco Caratteristiche dell'età dell'Arcadia Metastasio Vico |
Qualche breve passo di Marsilio Ficino: la nascita del simbolismo moderno (Il sole e la luce secondo Marsilio Ficino. Lettura di “Canzone di Bacco” del Magnifico. Analisi e confronto tra Trionfo di Bacco e Arianna di L. de Medici e I'mi trovai fanciulle di Poliziano (o un passo da Stanze per giostra). Il docente cercherà, a seconda della situazione, di menzionare Poliziano, Pulci, proponendo di quest’ultimo la lettura di qualche passo del Morgante (vedi Morgante e Margutte all’osteria); Boiardo con l'Orlando innamorato (lettura di Angelica alla corte di Carlo Magno). Verrà proposta la lettura della Lettera al Vettori e di almeno due brani a scelta dal Principe. Come esercitazione: il significato di “fortuna” e la parola “stato” in Machiavelli. Lettura a scelta dall’opera guicciardiana per individuare l’evoluzione del pensiero. Il docente potrebbe, se ritiene opportuno, proporre una verifica e discussione sul tema: Machiavelli e Guicciardini: un nuovo senso della storia. Lettura di tre, quattro episodi a scelta. Il docente porterà l’allievo a comprendere il labirinto temporale e spaziale dell’Orlando Furioso, il concetto di passione e ragione, di guerra e l’amore-follia. Lettura di almeno due episodi a scelta. Il docente guiderà l’allievo alla comprensione della dimensione spaziale della Gerusalemme Liberata: realtà, simbolo, magia. Si potrà mettere in evidenza il senso del conflitto d’amore nella Gerusalemme Liberata e il concetto di guerra. Lettura di almeno due brani dal “Dialogo dei due massimi sistemi” o dal "Saggiatore". Il docente porterà l’allievo a cogliere la sua attenzione sulla grande figura di Galilei che scrive con la curiosità dello scienziato e contemporaneamente con la commozione del poeta. Lettura di alcuni passi di Giovan Battista Marino e dei marinisti. Gli allievi dovranno ricavare, con la guida del docente, il significato dei termini barocco e marinismo dall’analisi di brani come: “Rosa riso d’amor” o “Pallor di bella donna”. Messaggio letterario come ricerca stilistica in cui il contenuto ha un ruolo secondario. Trapela da un’attenta analisi il sentimento di sfiducia proprio della Controriforma, che con il senso del peccato e del timore opprime le coscienze. Lettura di una canzonetta e un passo dai melodrammi. Letture dalla Scienza Nuova. Almeno due percorsi tematici scelti tra i seguenti: |
Letture consigliate:
Cellini Rabelais W. Shakespeare: Otello, Giulietta e Romeo, Macbeth, Il mercante di Venezia M. De Cervantes: Don Chisciotte (lettura per episodi) J. B. Molière: Il malato immaginario |
III anno |
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Argomento di letteratura |
Percorsi di letture ed esercitazioni letterarie tematiche |
L’Illuminismo europeo ed italiano Il Caffè Beccaria Carlo Goldoni e la riforma della commedia Giuseppei Parini Vittorio Alfieri Il Neoclassicismo Ugo Foscolo: neoclassico e romantico Il Romanticismo in Europa e in Italia e il romanzo storico Berchet Porta Belli Alessandro Manzoni Giacomo Leopardi La Scapigliatura Confronto tra naturalismo e verismo Giovanni Verga e il romanzo verista Giosuè Carducci |
Il docente sottolineerà la figura del nuovo borghese, i nuovi ideali democratici dell’Illuminismo (Verri, Cesarotti, Beccaria). Lettura di almeno una commedia. Si consiglia la lettura di brani scelti da da La Locandiera, I Rusteghi o altre commedie. Lettura di almeno due episodi da Il Giorno. Lettura di un brano dalla Vita e una scena dal Saul. Lettura e analisi dei sonetti: Alla sera, A Zacinto, In morte del fratello Giovanni; un brano da Ultime lettere di Jacopo Ortis; e due passi a scelta (vv. 1 - 51; vv. 151 - 225) Dei Sepolcri. Il docente cercherà di illustrare gli ideali, il mito della patria, dell’arte e della tomba del Foscolo. Sempre con l’aiuto del Foscolo l’allievo dovrebbe poter distinguere le immagini della poesia neoclassica e romantica. Lettura a scelta di un brano. Lettura di un'ode, dall'Adelchi un coro, e almeno cinque brani dai Promessi Sposi (il romanzo potrà venir proposto pure come lettura integrale / mensile). Il docente guida l’allievo a capire il significato della storia nel Manzoni e nel Risorgimento in genere. Lettura e analisi di cinque liriche e un brano (Operette morali, Zibaldone). Lettura di almeno una novella e passi scelti dai Malavoglia e/o da Mastro don Gesualdo. Il docente confronterà con estrema chiarezza il naturalismo e il verismo stabilendo i limiti di quest’ultimo, ma in compenso l’opera del Verga si rivelerà agli allievi originale per la scelta del contenuto e per l’apertura nei confronti della questione meridionale. Romanzi verghiani: I Malavoglia Mastro Don Gesualdo. Il docente guiderà l’allievo a capire il fascino del “discorso verista” di G. Verga. Lettura e analisi di due liriche a scelta. Almeno due percorsi tematici scelti tra i seguenti: |
Letture consigliate:
Voltaire Rousseau Defoe Swift: I viaggi di Gulliver Carlo Goldoni: uno commedia a scelta Stendhal: Il rosso e il nero Tolstoi Alessandro Manzoni: I Promessi Sposi E. Zola: Germinal, Nanà Flaubert Giovanni Verga: I Malavoglia, Mastro don Gesualdo Ippolito Nievo Romanzo realista in Europa: Dickens Sivio Pellico (narrativa della memoria) |
IV anno |
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Argomento di letteratura |
Percorsi di letture ed esercitazioni letterarie tematiche |
Il Decadentismo europeo e italiano Baudelaire e i simbolisti francesi G. D’Annunzio G. Pascoli Breve panorama storico sociale Motivi del decadentismo: diversità, estraneità, angoscia. Luigi Pirandello Italo Svevo e il romanzo moderno I movimenti d'avanguardia e di rinnovamento del primo Novecento: Crepuscolarismo, Futurismo, confronto tra Gozzano e Marinetti La letteratura tra le due guerre Ungaretti, Montale, Saba, Quasimodo Alvaro, Moravia, Vittorini, Pavese, Silone, Gadda, Lussu Il Neorealismo Levi, Fenoglio, Jovine, Pratolini, Pasolini, Rea, Brancati Letteratura contemporanea (poeti e scrittori di oggi) Calvino, Buzzati, Sciascia, Bassani, Morante Scrittori e poeti dell’Istria e di Fiume L'Istria nella letteratura
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Lettura di una lirica. Letture di almeno due liriche e un passo di narrativa. Lettura di almeno tre liriche ( Lavandare, Novembre, Il gelsomino notturno). La lettura di questi brani segnerà agli allievi un percorso di accostamento ai problemi della letteratura e dell’arte del nostro secolo. Leggendo Pascoli e D’Annunzio si conoscono i grandi temi del decadentismo europeo. Lettura di una novella, un passo scelto da Il Fu Mattia Pascal, un passo scelto dai drammi. Lettura di almeno due passi da La coscienza di Zeno. Tema di fondo che il docente evidenzierà di questo momento letterario e di questi autori è la crisi dei valori ottocenteschi, la crisi dell'uomo tradizionale. L’allievo attraverso passi consigliati di questi autori, potrà cogliere questi elementi e discutere sull’esistenza, sul significato dell’impegno e delle scelte che l’individuo fa nel corso della propria vita. Lettura e analidi di almeno due liriche per autore. Lettura di passi di almeno tre autori e approfondimento di un autore. Lettura di alcuni passi di almeno tre autori e approfondimento di un autore. Il docente guiderà opportunamente gli allievi a cogliere gli aspetti stilistici e linguistici che accompagnano quest’inversione di rotta rispetto alla letteratura classica. Lettura di alcuni passi. Il docente potrà fare una scelta pure tra scrittori contemporanei che reputa interessanti per gli allievi (Tamaro, Barrico, De Carlo ecc.). Lettura di alcuni passi di opere di Fulvio Tomizza. Si consiglia di analizzare alcuni brani dei nostri connazionali che con le loro opere hanno dato vita ad un patrimonio di esperienze letterarie che si basano su una realtà nuova e profondamente umana. Si potranno leggere alcune pagine di Ramous, Martini, Biasiol, Zanini, Schiavato ecc. Almeno due percorsi tematici scelti tra i seguenti:
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Letture consigliate:
Fedor Dostoevskij: Delitto e castigo, o altro Luigi Pirandello: Novelle per un anno o i drammi Italo Svevo: La coscienza di Zeno Fulvio Tomizza: Il male viene dal Nord Opere di autori contemporanei: Italo Calvino, Pier Paolo Pasolini, Beppe Fenoglio, Cesare Pavese, Alberto Moravia, Carlo Cassola, Carlo e. Gadda, Umberto Eco, Grazia Deledda, Antonio Gramsci, Elsa Morante, Primo Levi, Elio Vittorini, Dario Fo, Corrado Alvaro, Leonardo Sciascia, Vasco Pratolini, G. Tommasi di Lampedusa, Riccardo Bacchelli, Dino Buzzati, Susanna Tamaro, Dacia Maraini, e altri… |
Si consiglia per ogni anno la lettura domestica, consigliata e guidata dall’insegnante, di opere narrative, biografiche, di divulgazione e simili.
I contenuti dell'educazione letteraria hanno come orizzonte di riferimento la storia della letteratura italiana dai suoi inizi ai decenni più recenti. Il docente però invece di intendere l’asse storico come svolgimento di una storia della letteratura organica e di ambiente enciclopedico può intenderlo come sfondo su cui articolare moduli di apprendimento che facciano sperimentare agli allievi la possibilità di percorrere l'universo letterario secondo prospettive diverse e la costruzione di sintesi storiche parziali e provvisorie.
In linea di massima ci si potrà occupare dei periodi letterari come indicato per classe; ma l'impostazione modulare consentirà di attraversare variamente questa scansione cronologica.
Il piano di lavoro potrà venir articolato in moduli relativamente autonomi e intercambiabili, aggregabili in sequenze varie purché concorrenti al conseguimento degli obiettivi generali. Di norma in ciascuno dei tre anni scolastici si dovranno svolgere non meno di cinque moduli.
Ciascun modulo farà riferimento a un certo periodo storico, la cui estensione potrà variare da pochi decenni all'intero arco cronologico considerato nei tre anni: è da notare che il senso della storia letteraria e culturale si acquisisce non tanto attraverso una sequenza cronologica uniformente percorsa, quanto attraverso l'accostamento di testi anche lontani nel tempo, da cui emergono continuità e fratture, innovazioni e persistenze.
La scelta degli autori e dei testi da leggere è lasciata alla libera progettazione degli insegnanti e soggetta al vincolo dell'organicità interna ai moduli prescelti (il quadro dei contenuti fornito sopra è solo una delle possibilità che si offrono da spunto ai docenti). Gli autori e le opere maggiori della letteratura italiana dovranno esere ovviamente presenti, ma secondo approcci e dosaggi variabili in relazione ai moduli in cui saranno inclusi. E' anche raccomandata la lettura più o meno estesa di testi di autori stranieri.
Indichiamo una tipologia dei moduli possibili che non vuole avere carattere esauriente e prescrittivo, ma suggerire la necessaria pluralità degli approcci e dei percorsi:
a) Moduli tematici: sono centrati sui significati che assume uno stesso tema attraverso opere coeve o di epoche diverse, preferibilmente di genere diverso. Questo tipo di modulo è particolarmente adatto ad orientare una parte dello studio letterario in funzione dell’indirizzo professionale: potranno essere tematizzati, ad esempio, gli atteggiamenti dei letterati di fronte allo sviluppo dell’industria, le immagini letterarie del mondo rurale, la creazione di stereotipi di figure sociali (l’operio, l’impiegato), i temi dell’alimentazione o della gastronomia nell’immaginario letterario.
Caratterizzano questo tipo di modulo i seguenti obiettivi intermedi:
b) Moduli storico-culturali: puntano alla ricostruzione del quadro culturale di un’epoca attraverso una campionatura di tesi e brani significativi, di carattere sia letterario, sia culturale o documentario. Questo tipo di moduli si presta ad essere integrato con moduli afferenti al piano di lavoro di Storia. E’ caratterizzato dai seguenti obiettivi:
c) Moduli su generi letterari: presentano lo sviluppo di un genere letterario attraverso un arco storico abbastanza ampio. L’attenzione è portata in questo caso sulla permanenza e innovazione delle caratteristiche formali, sulla memoria letteraria che agisce negli autori, sul rapporto tra istituzioni letterarie e attese del pubblico. Moduli dedicati al genere romanzo o al genere lirica, possono consentire di fornire un rapido quadro di insieme dei principali sviluppi letterari nell’arco di uno o due secoli. Non va trascurata la possibilità di includere, ai margini o al centro del percorso, i generi di largo consumo o “paraletterari”, come il romanzo d’appendice, il “giallo” o il “rosa”, la canzone fino ai derivati non propriamente letterari come foto o il tele-romanzo. Caratterizzano questo tipo di moduli i seguenti obiettivi intermedi:
d) Moduli centrati sul “ritratto d’autore”: mirato alla costruzione del profilo storico-critico di un autore maggiore, attraverso la lettura di un’ampia selezione della sua opera, inclusi esempi dei documenti biografici (epistolari, testimonianze). Caratterizzano questo tipo di moduli i seguenti obiettivi intermedi:
e) Moduli centrati sull’incontro con un’opera: sono basati sulla lettura di un’opera integrale o di una sua selezione abbastanza ampia da darne un’idea complessiva. In questo caso l’accento non viene posto tanto sulla personalità dell’autore quanto sull’oggetto libro. Caratterizzano questo tipo di moduli i seguenti obiettivi intermedi:
Se il docente fa la scelta modulare in ciascun anno dovrà essere svolto un modulo del tipo a) orientato all’indirizzo professionale; è opportuno che la scelta degli altri sia improntata al criterio della maggiore varietà tipologica possibile.
Per l’attuazione dell’insegnamento della disciplina sono fortemente chiamate in causa la professionalità e la responsabilità del docente, il quale in sede di programmazione deve realizzare il proprio progetto di studio.
Abilità linguistiche (ricezione / produzione orale, lettura, scrittura)
Bisogna far attenzione al fatto che lo sviluppo delle capacità di esposizione orale richiede uno specifico addestramento perciò tutti i componenti della classe vanno coinvolti in scambi di opinioni. E’ particolarmente importante utilizzare la cosidetta “interrogazione” innanzitutto come occasione per l’esercizio dell’esposizione orale, distinguendo perciò tale aspetto dal fine della valutazione.
Si richiama l’attenzione sul fatto che, nell’uso orale , il comportamento comunicativo e linguistico tenuto dai docenti nello svolgimento delle attività didattiche costituisce la fonte e il modello più diretto per gli studenti.
Nella pratica della lettura è essenziale attivare le diverse strategie e modalità, alternandole e sottolineandone i diversi caratteri, e accertarsi che lo studente acquisisca la capacità autonoma di applicare tali modalità alle diverse tipologie dei testi e alle finalità della lettura.
Si segnala che è particolarmente utile avviare gli studenti a frequentare strutture e luoghi (biblioteche, librerie, e simili) che favoriscono la lettura come attività autonoma e permettono anche di soddisfare interessi personali.
Per quanto riguarda la scrittura si sottolinea che le tecniche di produzione sono oggetto di insegnamento esplicito e che pertanto occorre mettere al centro dell’attenzione didattica il complesso di fasi e di operazioni attraverso le quali il testo prende forma definitiva e adeguata agli scopi comunicativi. Anche la correzione dei testi prodotti va considerata come parte del processo di addestramento alla scrittura e a tal fine lo studente deve essere educato pure all’autocorrezione.
Ai fini della valutazione vanno considerati tutti gli aspetti del processo di scrittura sopra indicati, e perciò negli elaborati vanno verificate sia la presenza di informazioni, conoscenze ed elaborazioni personali, sia la correttezza formale, sia la rispondenza alle istruzioni compositive impartite.
Riflessione sulla lingua
La riflessione sulla lingua, nelle sue molteplici direzioni, non va concepita a fini meramente normativi o sussidiari all’uso, ma va invece rivalutata come fondamentale forma di indagine sul rapporto fra i contenuti di pensiero e le forme linguistiche e sulla realtà della comunicazione. Tale attività deve ora mettere a frutto le maggiori capacità di astrazione e le potenzialità di pensiero ipotetico deduttivo dello studente, perché l’analisi della lingua sia anche sede e occasione per accostarsi a problemi più generali riguardanti i processi di conoscenza e di simbolizzazione affrontati in altri campi disciplinari.
Sotto il profilo del metodo è necessario porre come oggetto concreto di osservazione il sistema linguistico, attraverso itinerari ordinati e collegati con l’uso, evitando il prevalere di esposizioni di teorie e l’assunzione rigida di un unico modello.
E’ indispensabile inoltre confrontare e raccordare metodi e terminologie con quanto si apprende nella scuola elementare e nell’insegnamento delle altre lingue.
Educazione letteraria
La lettura e l’interpretazione dei testi letterari si fonda prioritariamente sull’analisi diretta delle forme del testo. Bisogna educare pertanto lo studente a cogliere una parte essenziale del significato del testo osservandone concretamente la lingua nei suoi diversi livelli e gli altri aspetti formali. Nel condurre tale analisi sono da evitare sia l’esposizione di teorie fine a se stessa, sia gli eccessi di tecnicismo che la condurrebbero ad operazione meccanica.
E’ inoltre necessario collocare l’opera nel suo contesto, ossia “storicizzarla”, senza tuttavia riccorrere ad inquadramenti storiografici ingombranti. Partendo dai segnali interni all’opera stessa, vanno introdotti riferimenti alla personalità e ad altre opere dell’autore e sviluppati essenziali confronti con altre testimonianze coeve e di altra epoca, nonchè con la cultura e le esperienze proprie del lettore e del suo tempo.
Per le opere in traduzione risulta molto utile mettere a confronto diverse traduzioni di uno stesso originale, specialmente se questo è in una lingua nota allo studente.
L’esperienza sui testi letterari si avvantaggia e si arricchisce notevolmente tramite opportuni collegamenti e raffronti con manifestazioni artistiche di altro tipo, quali quelle figurative, musicali e filmiche: vengono così in evidenza le analogie e differenze e i reciproci apporti di forme, temi e rappresentazioni simboliche.
Le finalità educative di ogni anno di corso scolastico sono orientate al raggiungimento di quel livello qualitativo che si deve identificare in una preparazione articolare e valida garanzia per il proseguimento degli studi, per la preparazione all’esame di licenza, condizione questa indispensabile sia per l’ingresso nel mondo del lavoro sia per l’iscrizione e quindi per la frequenza ai corsi superiori di formazione professionale.
La verifica e la valutazione sono momenti didattici strettamente connessi all’apprendimento e all’insegnamento della lingua e della letteratura italiana: sono importanti per far capire al docente il raggiungimento o meno degli obiettivi proposti e in quale modo può modificare le strategie o deve riorientare il percorso didattico; sono pure significative per l’allievo in quanto attestano l’acquisizione di conoscenze, competenze, capacità e abilità.
Pertanto ogni unità didattica avrà bisogno di un controllo (del raggiungimento dell’obiettivo didattico programmato). Il controllo si svolgerà nell’ambito delle attività didattiche correnti nelle forme e nei modi coerenti con l’obiettivo indagato.
Le verifiche d’obbligo dell’apprendimento avvengono fondamentalmente attraverso forme di produzione orale e scritta.
Sono forme di verifica orale:
Sono forme di verifica scritta:
La valutazione deve tener conto dei seguenti elementi:
Percorsi d’obbligo nel processo di verifica e valutazione:
1. prova orale del sapere
2. prova scritta del sapere
La verifica dovrà offrire l’opportunità di conoscere il grado di maturità degli allievi e la quantità e la qualità delle conoscenze lingistiche da loro acquisite.
Si dovrà procedere in modo di dare agli allievi la possibilità di dimostrare il livello di conoscenza raggiunto, il loro bagaglio culturale e il loro grado di sviluppo cognitivo nel processo della comunicazione orale e scritta dimostrando così di conoscere la lingua in modo operativo e di aver quindi acquisito un’abilità socio linguistica.
Nella parte orale della verifica bisognerà dar prova di conoscere la formula adatta per la conversazione, usare disinvoltura nelle argomentazioni da affrontare con cognizioni di causa, saper intervenire al momento giusto e saper concludere la conversazione in modo convincente.
Dal punto di vista della parte scritta, della prova di verifica, le attività compositive saranno impostate in modo da dimostrare di aver acquisito: abilità di prendere appunti, capacità di riassumere e analizzare testi linguistici e letterari, sicurezza ed autonomia nel redigere verbali e relazioni.
Particolare interesse e quindi significato, nella verifica e nella valutazione, acquisteranno la richezza del lessico, la competenza testuale ciò che è sempre segno concreto di conoscere la lingua in modo operativo.
Non sarà sufficiente che l’allievo sappia scrivere o produrre oralmente frasi formalmente corrette, ma dovrà saper formulare messaggi che assolvano a determinati obiettivi comunicativi e che dimostrino effettiva maturità linguistica e culturale dell’allievo stesso.
L’esame di licenza deve avere come finalità, oltre alla padronanza della lingua, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell’argomentazione ed è appunto di questo che verifica e valutazione devono prender in seria considerazione.
Nell’insegnamento dell’italiano i docenti dovranno rivolgere particolari cure, con metodo vivo a far comprendere la struttura morfologica e sinatattica della lingua italiana, ad ampliarne la conoscenza lessicale, solitamente molto povera negli alunni, e ad insegnarne la proprietà e correttezza dell’uso.
E’ da tener presente che la conoscenza della lingua, identificandosi con l’acquisizione della cultura e delle capacità ragionative, si consegue attraverso lo studio di ogni disciplina, non soltanto dell’italiano, e dipende, pertanto, dall’azione di tutti i docenti. Particolare efficacia può anzi avere al riguardo l’opera degli insegnanti di materie tecniche e scientifiche, sia per il costante arricchimento della lingua pertinente alle rispettive discipline, sia per la rigorosa esattezza e proprietà dell’espressione.
Da parte del docente d’italiano, che ne ha cura particolare, l’insegnamento della lingua, oltre che mediante lo studio grammaticale e lessicale, opportunamente ravvivato con metodi efficacemente persuasivi, dovrà essere curato in tutti gli anni di corso attraverso l’esercizio continuo del leggere, dell’esporre oralmente e per iscritto e del comporre, ed essere volto al fine di educare, oltreché alla correttezza ed alla proprietà dell’espressione, alla ricchezza dell’ideazione, all’ordine del pensiero, all’organizzazione logica del discorso, all’economia del ragionamento.
Sarà importante il ruolo dell'insegnante di lingua italiana e la sua collaborazione con gli altri docenti sia nell'informazione generale del proprio programma didattico, al momento della pianificazione del proprio lavoro annuale, come quello degli altri docenti, che informeranno sui contenuti e sulle metodologie di studio delle specifiche discipline. Insieme i docenti troveranno i momenti di contatto e di reciproca integrazione, come anche di collaborazione all'interno di date tematiche, favorendo l'uso del sapere acquisito nei vari campi e nelle diverse materie. Gli studenti verranno sollecitati ad attingere ai vari contesti disciplinari e ad usare in maniera autonoma ed originale le abilità e le competenze acquisite, ad applicare il sapere acquisito in determinate discipline e a trasferirlo e a rielaborarlo anche nell' ambito dell' italiano e viceversa.
I docenti all'inizio della programmazione annuale si accorderanno sulle tematiche, sui contenuti comuni, sugli approcci, al fine di abituare gli studenti ad attingere al sapere in maniera dialettica e dinamica. Si avrà cura pure di pianificare e di effettuare attività didattiche anche comuni, dove e quando ciò sarà possibile, favorendo particolarmente il travaso delle esperienze e delle conoscenze dalla storia alla storia della letteratura, alla storia dell' arte, alla musica, e in senso più ampio in psicologia
Da discipline come l'informatica si sfrutteranno le conoscenze per l'uso dei soft-wear, di CD-rom e di altre tecnologie per lo studio della lingua, della letteratura, della storia, dell'arte italiana.