Katalog znanj Italijanščina kot materni jezik (315 ur) v programih srednjega poklicnega izobraževanja (IS). Določil SSRSSI dne 3.7.2003
Presidente: Daniela Paliaga Jankovič
Membri: Franca Cimador Papić
Marino Maurel
Rossella Raschini
Dolores Bressan
Consulenza: Edda Serra
Il Piano didattico per gli istituti professionali e stato redatto dal
Presidente: Nadia Vidovich
Membri: Nives Zudič Antonič
Silvia Fusilli Skok
INDICE
III.1 EDUCAZIONE LINGUISTICA E TESTUALE
A. Obiettivi specifici e cognitivi
B. Quadro degli obiettivi e dei contenuti
A. Obiettivi specifici e cognitivi
IV.1 MEZZI DIDATTICI RICHIESTI
V. STANDARD (LIVELLO QUALITATIVO)
VII. CORRELAZIONI INTERDISCIPLINARI
VIII. Znanja, ki jih morajo imeti izvajalci predmeta
Negli istituti professionali di lingua italiana della R di Slovenia la lingua italiana è la lingua dell'insegnamento e dell'apprendimento. L'insegnamento dell'italiano come lingua primaria si colloca quindi nel quadro più ampio dell'educazione linguistica e dell'educazione letteraria; l'educazione linguistica coinvolge tutti i linguaggi verbali e non verbali, e impegna tutte le discipline. La connessione fra i diversi linguaggi e le varietà dei contenuti e delle situazioni di apprendimento, a cui la pratica dei linguaggi va collegata, costituiscono punti di riferimento obbligati in ogni fase del percorso formativo. In particolare la lingua primaria, come strumento fondamentale per l'elaborazione e l'espressione del pensiero e per l'ampliamento dell'intero patrimonio di esperienze e di cultura, si offre come terreno d'intervento di tutti gli insegnanti.
Attraverso l'apprendimento, lo studio, l'esercizio e l'uso della lingua italiana, attraverso la conoscenza, la riflessione dei testi letterari, si consolida la maturazione logico-cognitiva dei giovani e con il formarsi della coscienza di sé e del mondo, assume spessore la consapevolezza culturale indissolubilmente legata ai contenuti del sapere, all'acquisizione di valori etici ed estetici che presiedono alla crescita e alla maturazione dei giovani.
L'istituto professionale, il cui fine primario è la formazione del professionista, ha una fisionomia particolare, in quanto è responsabile della formazione e della capacità tecnica degli alunni che esso abilita direttamente alla professione, e quindi del contributo che questi saranno in grado di dare alla vita economica e produttiva della società.
Questo compito di formazione “definitiva” del professionista non può, ovviamente, esaurirsi nell'impartire l'istruzione teorica e pratica necessaria all'esercizio della professione, sia perché la scuola deve preparare anche al consapevole assolvimento delle altre importanti funzioni che il cittadino svolge nell'ambito sociale, politico e familiare, sia perché la stessa preparazione alla professione non si può ritenere limitata al possesso delle conoscenze scientifiche e tecniche a questa indispensabili. Pertanto, negli istituti professionali, che per molti giovani costituiscono l'unica e definitiva esperienza di studi sistematici e guidati nel settore della cultura generale, appare di particolare importanza il conseguimento di una formazione culturale idonea a dare loro l'opportunità di una formazione della propria personalità specie nelle dimensioni intellettuale e professionale.
L'insegnamento dell'italiano gravita su due compiti essenziali:
1. Gli allievi attraverso l'apprendimento e lo studio approfondito della lingua e della civiltà italiana, consolidano il ruolo della lingua italiana nell'esperienza personale e sociale:
2. Nel processo di apprendimento e di insegnamento della lingua italiana saranno inoltre ben presenti pure le seguenti motivazioni e le seguenti finalità:
3. Gli allievi sviluppano capacità comunicative in lingua italiana standard. Apprendono, fanno proprie e usano le norme che presiedono alla lingua standard. Sanno valutare e scegliere nelle diverse situazioni comunicative la lingua nel registro opportuno ed adeguato, così come sanno riconoscere, usare e produrre diverse tipologie testuali. Ampliano, approfondiscono le proprie conoscenze e le proprie riflessioni a proposito della lingua letteraria italiana, esercitano e sviluppano le proprie capacità comunicative, scegliendo il registro adeguato .
4. Gli allievi acquisiscono e sviluppano competenze di ascolto (visione), di dialogo (anche multimediale), di lettura e comprensione di diversi tipi di testo e di espressione orale e scritta.
5. Attraverso lo studio della letteratura fondato sui testi, gli allievi diventano lettori competenti e aperti.
6. Attraverso le opere letterarie conoscono funzionalmente e sistematicamente la teoria della letteratura, i momenti significativi della storia della letteratura italiana e di quella mondiale.
Le correlazioni con discipline quali la storia, la storia dell'arte, la sociologia, contribuiscono a definire i fenomeni letterari e la loro collocazione nei percorsi culturali e nazionali .
6. Gli allievi sviluppano competenze critiche e capacità interpretative originali di lettura dei testi letterari, si esercitano in maniera originale e personale nella produzione di testi scritti, si esercitano nella lettura espressiva e nell'interpretazione di testi letterari in prosa e in poesia.
L'insegnamento linguistico e testuale va finalizzato a:
La riflessione sulla lingua (morfologia, sintassi), è strettamente integrata con la riflessione sul testo.
Nell'attività didattica è centrale lo sviluppo e il potenziamento delle quattro abilità (ascoltare interagendo con il testo, parlare con proprietà, leggere correttamente, scrivere con chiarezza) che sono tra loro interdipendenti e interconnessi. Il potenziamento di una delle quattro abilità comporta il potenziamento di altre, quindi bisogna provvedere a uno sviluppo armonico di tutte quattro. Le abilità di partenza dell'allievo devono essere progressivamente arricchite. Si possono distinguere le abilità dal punto di vista della fruizione della lingua: leggere e ascoltare; e della produzione: scrivere e parlare.
L'educazione delle abilità è compito comune dei docenti di tutte le materie, ma è l'insegnante di lettere che fa riflettere, che chiarisce e spiega i meccanismi della lingua e i processi attraverso i quali la lingua diventa realtà viva e concreta.
Obiettivi specifici
L'insegnamento linguistico e testuale va finalizzato a:
La riflessione sulla lingua (morfologia, sintassi), è strettamente integrata con la riflessione sul testo.
Nell'attività didattica è centrale lo sviluppo e il potenziamento delle quattro abilità (ascoltare interagendo con il testo, parlare con proprietà, leggere correttamente, scrivere con chiarezza) che sono tra loro interdipendenti e interconnessi. Il potenziamento di una delle quattro abilità comporta il potenziamento di altre, quindi bisogna provvedere a uno sviluppo armonico di tutte quattro. Le abilità di partenza dell'allievo devono essere progressivamente arricchite. Si possono distinguere le abilità dal punto di vista della fruizione della lingua: leggere e ascoltare; e della produzione: scrivere e parlare.
L'educazione delle abilità è compito comune dei docenti di tutte le materie, ma è l'insegnante di lettere che fa riflettere, che chiarisce e spiega i meccanismi della lingua e i processi attraverso i quali la lingua diventa realtà viva e concreta.
Obiettivi cognitivi
Gli obiettivi sono contemplati progressivamente in tre parti, corrispondenti ognuna a un anno di corso. Come si può notare, i diversi livelli restano ben distinti, ma vengono peraltro tutti affrontati, a un certo grado di approfondimento, nel corso di ciascun anno, così da dar luogo, sin dall'inizio, a una immagine organica e prospettica della lingua.
Poiché la prospettiva si evidenzia soprattutto all'interno delle sezioni, mentre ciascuna di queste è per così dire “parallela” rispetto alle altre, l'insegnante potrà modificare, se lo ritiene opportuno, l'ordine con cui le sezioni stesse si susseguono.
In questo programma risulta evidente la “continuità” degli obiettivi nel corso dei tre anni: i temi vengono via via ripresi, ampliati e completati, così da dar luogo, alla fine, a percorsi ordinati e completi di morfologia, sintassi, semantica, ecc. Per esempio, l'analisi morfo-sintattica delle “parti del discorso”, avviata nella prima classe, viene completata nella seconda classe. Oppure, per quanto riguarda la sintassi, si passa dallo studio della frase semplice e dei suoi “perni” essenziali (prima) all'analisi della frase estesa e dei vari tipi di complementi (seconda), sino ad arrivare all'analisi della frase complessa e delle proposizioni di cui è costituita (terza).
Questa proposta di distribuzione degli argomenti non vuole essere peraltro costrittiva, ma intende avere un valore sostanzialmente orientativo. L'insegnante potrebbe ritenere infatti più conveniente, considerata la situazione in cui opera, anticipare o posticipare determinate unità. E' sempre possibile, insomma, adattare lo schema di progressività suggerito alle proprie esigenze specifiche.
Lo sviluppo delle abilità linguistiche trova i suoi contenuti nelle specifiche attività che lo studente deve svolgere sulla base di motivazioni e spunti concreti.
Per la ricezione e la produzione orale tali attività sono:
Per la lettura i contenuti fanno riferimento sia all'ulteriore necessario sviluppo dell'abilità specifica, sia al soddisfacimento dei bisogni di cultura e di partecipazione alla vita sociale presenti nello studente. Le attività di analisi e comprensione dei testi devono:
I anno |
II anno |
III anno |
Pratiche comunicative L'allievo, superando il livello della comprensione globale e generica dei discorsi altrui, sa:
L'allievo sa ascoltare e capire discorsi orali: |
||
Si concentra su vari tipi di discorso per tutto il loro svolgimento e sa riferire contenuti e scopi di discorsi brevi. Porge attenzione all'intonazione della voce, al ritmo di emissione e alle pause. Apprende la tecnica del prendere appunti e sa applicarla. |
Sa analizzare la lingua di discorsi orali, cogliendone la peculiarità e i registri linguistici. Sa rielaborare gli appunti in forma adeguata allo scopo da raggiungere. |
Sa riconoscere i significati impliciti dei discorsi orali. |
L'allievo, superando il livello dell'esposizione non pianificata sa:
L'allievo produce discorsi orali adeguati ad argomento, scopi e situazione, e accettabili nella forma: |
||
Sa riferire oralmente, in modo chiaro e corretto un testo ascoltato. Conosce le “regole” della discussione e sa applicarle. Interviene in modo pertinente e produttivo. Sa pianificare ed esporre una relazione su argomento dato. |
Conosce la strategia della comunicazione e sa elaborare autonomamente concetti più complessi. |
Si esercita a consolidare l'appreso negli anni precedenti. |
L'allievo conosce e identifica le caratteristiche fondamentali di un testo e le sue possibili articolazioni: unità, completezza, coerenza, coesione, struttura. Nella lettura silenziosa l'alunno sa:
Nella lettura a voce l'alunno sa:
L'allievo conosce e applica procedimenti appropriati di lettura, raggiungendo una comprensione adeguata di testi di vario tipo: |
||
Riconosce i principali tipi di testo. Sa consultare un testo alla ricerca di informazioni. Sa realizzare una lettura rapida di tipo “orientativo”. Sa realizzare una lettura estesa, riconoscendo le diverse informazioni espresse nel testo. Sa riconoscere i legami coesivi fra le espressioni. Sa affrontare e risolvere i problemi di significato posti dal lessico (termini difficili). Sa riconoscere i contenuti espliciti e quelli impliciti necessari alla comprensione. Sa ricavare il “piano” tematico del testo e riassumere oralmente il medesimo. Sa elaborare la parafrasi del testo. |
Sa riconoscere o inferire i legami fra le informazioni (anche attraverso l'identificazione dei connettivi), ricostruendo la continuità del significato. Sa individuare o inferire i temi del testo (concetti principali). Sa ricavare il “piano” tematico del testo e riassumere oralmente il medesimo. |
Sa inferire, nei testi che lo consentono, i significati secondari di tipo indiretto (morale, orientamenti ideologici, allusioni, allegorie, ecc.). Sa inferire, nei testi che lo consentono, i significati secondari di tipo associativo (suggeriti dai suoni e dalle forme). Sa valutare un testo in base a criteri pertinenti. |
Per la scrittura le attività consistono nella produzione di vari tipi di testo, allo scopo di accostarsi alle utilizzazioni e alle finalità che la scrittura trova nella vita reale e che possono essere così indicate:
Sono altresì contenuto specifico della didattica della scrittura, per ogni forma da praticare, tutti gli aspetti, le frasi e le tecniche del processo di composizione, riguardanti l'ideazione, l'ordine di costruzione e la graduale definizione del testo (articolazione, correttezza e registro della lingua, ampiezza, impostazione grafica) in rapporto alla sua funzione e destinazione, nonché al tempo di elaborazione.
Le varie forme di produzione scritta vanno il più possibile riferite alle attività scolastiche, affinché tale pratica non abbia carattere di esercizio fine a se stesso.
I anno |
II anno |
III anno |
Nella pratica della scrittura l'alunno deve raggiungere:
L'allievo conosce e applica procedimenti appropriati di scrittura del testo, producendo elaborati di vario tipo, applicando il principio di pertinenza, coesione, chiarezza e correttezza linguistica: |
||
Conosce a linee generali le caratteristiche della lingua scritta e le fasi in cui si articola un funzionale processo di scrittura. Conosce e applica le procedure per la realizzazione di lettere di vario tipo. Conosce e applica le procedure per la realizzazione di descrizioni di vario tipo. |
Conosce e applica le procedure per la realizzazione di cronache di vario tipo. Conosce e applica le procedure per la realizzazione di racconti d'invenzione. Conosce e applica le procedure per l'elaborazione di schede . Conosce i diversi segni di punteggiatura e le loro funzioni, e ne fa un uso corretto. Acquisisce abilità nella stesura di un curriculum vitae e di una domanda di assunzione. |
Conosce e applica le procedure per la realizzazione di relazioni di vario tipo. Conosce e applica le procedure per la realizzazione di verbali. Conosce e applica le procedure per la realizzazione di testi interpretativi. Conosce e applica le procedure per la realizzazione di argomentazioni. Conosce e sa realizzare capoversi di diversa struttura, sa arricchire e manipolare il testo. |
L'allievo conosce e produce testi specialistici, divulgativi formali e pubblicitari, conosce la struttura della frase (articoli, commi, paragrafi), usa correttamente i termini tecnici, fa uso di elementi grafici : tabelle, disegni, fotografie ecc.: |
||
Conosce e applica tecniche e procedimenti per la stesura dei seguenti testi: l'invito formale, la lettera di ringraziamento, la giustificazione, il cartellone, il tabellone, il manifesto, il volantino pubblicitario, la descrizione di un apparecchio e del suo funzionamento, la caratterizzazione di una persona, il testo regolativo. |
Conosce e applica tecniche e procedimenti per la stesura dei seguenti testi: l'articolo di cronaca, il testo informativo, la relazione, il questionario. |
Conosce e applica tecniche e procedimenti per la stesura dei seguenti testi: la domanda di assunzione, il curriculum vitae e lettera accomapagnatoria, la risposta a un'inserzione di lavoro, la denuncia, il reclamo, il verbale. |
L'allievo usa un'ampia gamma di forme di scrittura per scopi diversi e indirizzati a destinatari diversi: |
||
|
||
L'allievo conosce la struttura ipertestuale e: |
||
|
Riflessioni sulla lingua
I contenuti della riflessione sono dati dalla materia relativa ai processi di comunicazione e al funzionamento del sistema della lingua. Tale quadro, parzialmente già noto allo studente, deve ora acquistare decisiva chiarezza e completezza e perciò deve comprendere tutti i principali nuclei tematici. Diventano argomento di particolare o nuova trattazione:
I anno |
II anno |
III anno |
Lessico e significati L'allievo comprende e spiega il significato delle espressioni: |
||
Riconosce i diversi significati delle parole. Sa analizzare e parafrasare il significato di parole e espressioni. Conosce la struttura del dizionario, e sa consultarlo efficacemente per risolvere i propri problemi linguistici. |
Riconosce e spiega le connotazioni e le denotazioni. |
Inferisce i significati impliciti. |
L'allievo riconosce e spiega le relazioni di significato fra le parole: |
||
Identifica i rapporti di significato fra parole nell'enunciato. |
Identifica i rapporti di significato delle parole nel discorso. Distingue le combinazioni semanticamente accettabili da quelle non accettabili. Sa richiamare, da un termine, altri termini associati nel senso, ricostruendo famiglie lessicali. |
Ricostruisce la polisemia delle parole e le inserisce in testi complessi. |
Riconosce i principali meccanismi di trasformazione del significato, e ne spiega gli effetti: |
||
Riconosce le figure di suono: onomatopea, allitterazione, assonanza, anafora. |
Riconosce e spiega le principali figure retoriche: metafora, metonimia, similitudine. |
Conosce i principali meccanismi di scambio inter-linguistico (prestito, calco). Sa ricostruire, con l'aiuto del dizionario, l'etimologia delle parole, e servirsene per una migliore comprensione del significato. |
L'allievo sa utilizzare adeguatamente, nella propria produzione discorsiva, regole e meccanismi semantici: |
||
Sa usare in modo appropriato le parole, in base al loro significato. Sa effettuare sostituzioni mediante sinonimi, e passare da termini più generali a termini più specifici (e viceversa). |
Nella propria produzione discorsiva, accorda correttamente le parole in base al loro significato. Sa servirsi in modo efficace delle figure lessicali, quando il tipo di discorso che produce ne giustifica l'uso. |
Sa servirsi in modo efficace delle figure di pensiero, quando il tipo di discorso che produce ne giustifica l'uso. Sa valorizzare gli aspetti espressivi del suono e della sintassi, quando il tipo di discorso che produce ne giustifica l'uso. |
Forme e funzioni L'allievo sa:
L'allievo conosce e identifica le unità della lingua e dell'analisi linguistica: |
||
Conosce e sa identificare le diverse unità linguistiche (testo, capoverso, frase, parola, suono/lettera). Conosce e sa identificare le parti del discorso a cui appartengono le parole (nome, verbo, ecc.). Sa suddividere le parole in sillabe. |
Conosce il sistema fonologico e grafico, e ne coglie le corrispondenze le divergenze. Sa suddividere le parole in sillabe. Usa correttamente le convenzioni grafiche della scrittura. Sa suddividere la parola in morfemi, e riconoscerne i tipi e le funzioni (radici, suffissi, prefissi). Conosce, sa descrivere e utilizzare i meccanismi di derivazione delle parole. |
Sa riconoscere i registri linguistici formali e informali, i livelli espressivi della lingua e gli scopi degli atti linguistici. |
L'allievo conosce, descrive e usa in modo appropriato i vari tipi di parole (parti del discorso): |
||
Sa analizzare i nomi nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente. Sa analizzare gli aggettivi nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente. Sa analizzare gli articoli nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente. Sa analizzare e usare le preposizioni semplici e articolate e se ne serve correttamente. Sa analizzare i verbi nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente. In particolare, identifica le diverse informazioni espresse dalla flessione verbale (tempo, persona, numero, modo) e conosce forme ed uso dei tempi dell'indicativo. |
Sa analizzare gli avverbi nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente. Sa analizzare i pronomi nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, cogliendone il ruolo coesivo nella frase. Se ne serve correttamente. Sa analizzare i verbi nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente. In particolare, conosce forme ed uso dei diversi modi (nei loro vari tempi), le forme attiva, passiva e riflessiva che il verbo può assumere, gli aspetti con cui azioni ed eventi sono presentati. Sa analizzare le interiezioni nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, e se ne serve correttamente. |
Sa analizzare le preposizioni e le congiunzioni nelle loro caratteristiche di forma, significato e funzione, cogliendone il ruolo coesivo. Se ne serve correttamente nella frase e nel periodo. |
L'allievo riconosce e descrive la costruzione della frase: |
||
Sa descrivere la frase semplice di base, riconoscerne gli elementi costitutivi, darne una rappresentazione. Conosce e sa identificare il soggetto, l'oggetto, il complemento di termine nonché il predicato verbale e quello nominale. |
Sa descrivere la frase semplice estesa, riconoscerne la logica costruttiva e gli elementi costitutivi, darne una rappresentazione. Conosce e sa identificare i principali tipi di complemento indiretto e le loro funzioni significative. |
Sa descrivere la frase complessa, riconoscerne la logica costruttiva e gli elementi costitutivi, darne una rappresentazione. Conosce e sa identificare i principali tipi di proposizione e le loro funzioni significative. |
L'allievo sa applicare nell'uso le regole sintattiche: |
||
Costruisce correttamente frasi semplici ed è in grado di controllarne l'esecuzione mediante le regole apprese. |
Costruisce correttamente frasi di una certa estensione, ed è in grado di controllarne l'esecuzione mediante le regole apprese. |
Costruisce correttamente periodi con più subordinazioni e coordinazioni, ed è in grado di controllarne l'esecuzione mediante le regole apprese. Sa manipolare frasi complesse, applicando operazioni di sostituzione, trasformazione, comprensione, aggiunta, divisione, unificazione, ecc. |
L'allievo riconosce gli aspetti pragmatici della comunicazione linguistica, e di conseguenza li usa: |
||
Riconosce le diverse funzioni svolte dalle frasi (in relazione anche alla loro forma) o da blocchi più ampi di testo, e sa inferirne gli scopi. Sa rapportare la forma, il significato e lo scopo dell'enunciazione al contesto. Riconosce il diverso peso informativo degli elementi della frase, a seconda dell'ordine in cui sono disposti. |
Riconosce i linguaggi non verbali della comunicazione: il linguaggio del corpo, la gestualità e la mimica e sa servirsene in situazioni precise. |
Identifica le coordinate temporali e personali di frasi e discorsi. Riconosce e sa usare i diversi tipi di “voce” (personale, impersonale). Sa trasformare un discorso diretto in indiretto e viceversa. Riconosce e sa usare (nella comprensione e nella produzione) i principali “stili” di sintassi. |
Lingua, comunicazione, storia della lingua L'allievo è consapevole del contesto comunicativo in cui si produce il messaggio linguistico: |
||
Riconosce gli elementi della comunicazione e i rapporti fra messaggio e contesto. |
Sa che ogni elemento del testo assume un valore definitivo in relazione al contesto ed è in grado di effettuare una interpretazione pertinente. |
|
L'allievo coglie il rapporto tra le tradizioni linguistiche, le tradizioni culturali e le vicende della società, rilevando gli aspetti della storicità della lingua e della varietà linguistica nello spazio geografico. L'allievo è consapevole del mutamento della lingua nel tempo e della complessità della “geografia” linguistica: |
||
Sa analizzare esempi di mutamento linguistico. |
Sa analizzare esempi di mutamento linguistico. Conosce le principali “famiglie” linguistiche, e la loro distribuzione geografica. |
Sa analizzare esempi di mutamento linguistico. Riconosce i riflessi della storia e della cultura sulla evoluzione della lingua. Conosce la realtà della minoranza linguistica. Conosce le fondamentali caratteristiche socio-linguistiche dei dialetti, e sa confrontarli con la lingua standard. |
L'allievo sa istituire rapporti tra l'ambito delle lingue verbali, i linguaggi formalizzati, quali quelli della matematica, della logica e delle tecnologie dell'informazione, e le realizzazioni nei linguaggi visivi. L'allievo sa relazionare il linguaggio verbale coi linguaggi non verbali: |
||
Riconosce le caratteristiche essenziali di un codice. |
Sa confrontare la lingua con la musica, cogliendone omologie, differenze, relazioni. |
Sa confrontare la lingua con i testi iconici (immagini), cogliendo omologie, differenze, relazioni. |
La lingua negli usi L'allievo riconosce le varietà della lingua, e sa individuarne caratteristiche, usi e funzioni: |
||
Riconosce le varietà geografiche, culturali e sociali dell'italiano. Distingue la lingua comune dai linguaggi settoriali, e sa riconoscere i linguaggi settoriali più diffusi. |
Sa analizzare, nei suoi aspetti essenziali, il linguaggio dei giornali. |
Sa analizzare, nei suoi aspetti essenziali, il linguaggio della pubblicità. Sa analizzare, nei suoi aspetti essenziali, il linguaggio letterario. |
L'allievo sa utilizzare la varietà appropriata al tipo di discorso e alla situazione: |
||
Usa appropriatamente, a seconda delle situazioni, l'italiano familiare e l'italiano standard. |
Usa appropriatamente, a seconda delle situazioni, i principali registri. |
Usa la lingua nelle sue funzioni principali. |
L'insegnamento della letteratura è volto soprattutto allo sviluppo di abilità e competenze letterarie e va finalizzato alla formazione del patrimonio culturale e allo sviluppo del senso critico, alla sensibilizzazione linguistica e al valore estetico del testo letterario.
L'allievo acquisisce competenze letterarie ed è capace di :
La letteratura e l'interpretazione dei testi letterari si fondano, in un primo tempo, prioritariamente sull'analisi diretta del testo. Il docente, accanto ai classici da leggere per parti significative e dove possibile per intero, proponga testi vicini all'esperienza degli allievi progettando itinerari graduati e mirati di letture in relazione ai bisogni, alle esperienze, ai gusti di partenza.
L'uso del linguaggio settoriale delle teorie letterarie e delle metodologie critiche acquisite gradualmente, sarà finalizzato alla necessità di interpretare e valutare le opere lette nelle varie fasi del curricolo di studio. Accanto all'esperienza diretta di testi si traccerà gradualmente una mappa di autori, correnti e generi che consentirà, a percorso concluso, l'acquisizione di una completa prospettiva temporale ed epocale.
L'allievo conoscerà il periodo storico e la realtà socio-economica per intendere l'opera dell'autore, la sua collocazione e funzione nella realtà storico-culturale. Riconoscerà lo specifico letterario, il contenuto del messaggio, la struttura, la lingua e lo stile attraverso cui viene trasmesso, individuerà le caratteristiche dei vari generi letterari.
Lo studio letterario potrà essere arricchito da collegamenti e raffronti con manifestazioni artistiche di altro tipo, quali quelle figurative, musicali e filmiche. Si potranno proporre, ad esempio, film e telefilm da analizzare, smontandone le strutture narrative, oppure testi letterari con la loro trascrizione filmica o televisiva per sottolineare la specificità dei singoli linguaggi, ma anche i fondamenti strutturali comuni (analisi del punto di vista, il rapporto fabula-intreccio, il ritmo narrativo). Saranno messi così in evidenza le analogie e le differenze e i reciproci apporti di forme, temi e rappresentazioni simboliche.
Si darà una certa importanza pure ai capolavori della letteratura straniera, e quanto è stato prodotto dalla cultura italiana anche in altre lingue (dialetti, latino) utilizzando buone traduzioni.
L'educazione letteraria trova i suoi contenuti nella diretta lettura ed analisi dei testi letterari, affiancata da una conoscenza essenziale delle istituzioni (modelli tematici e formali, procedimenti retorici, circuiti sociali e culturali) che ne regolano la produzione e da iniziali esperienze di contestualizzazione dei testi. L'analisi di tali testi permette di rilevare anche le inesauribili risorse della lingua e offre occasione privilegiata per lo sviluppo di abilità linguistiche generali.
La scelta dei testi deve tenere conto sia degli interessi e delle motivazioni culturali degli studenti, sia di obiettivi più ampi e organici dell'educazione letteraria, dei quali si fa interprete il docente in base alla programmazione. Mediante tale scelta si deve proporre un orizzonte abbastanza largo di cultura, senza pregiudiziali restrizioni di tempo, di spazio e di genere, e quindi tenendo conto dei seguenti criteri:
Una lettura varia e articolata di testi letterari richiede anzitutto il ricorso ad adeguate scelte antologiche come terreno di esercitazione intensiva delle competenze letterarie ed occasione e stimolo alla scoperta di opere intere. La scelta dei testi deve essere organizzata in modo significativo mediante raggruppamenti e percorsi, al fine di far rilevare la persistenza e l'evolversi di temi, motivi e forme nel tempo, nelle diverse culture e nei vari tipi di rappresentazione.
La lettura di opere intere costituisce scopo fondamentale dell'educazione letteraria. Quanto alla loro dimensione, la scelta deve essere tale da consentire per ogni anno, d'obbligo, sia la lettura collettiva e guidata di almeno un'opera narrativa intera, sia la lettura più rapida e individuale di altre opere. Circa i loro requisiti di qualità, si deve tenere responsabilmente conto dei seguenti criteri, che sono tra loro interconnessi:
Si pone inoltre l'esigenza di accostare lo studente anche alle espressioni letterarie di maggiore rilievo per valore artistico e per il contributo dato al patrimonio di memorie e di figure simboliche della collettività. La lettura di opere di particolare ampiezza e complessità deve seguire opportunamente itinerari selettivi che mettano in evidenza aspetti significativi dell'opera e integrarsi nelle altre esperienze di lettura e di educazione letteraria .
I anno |
II anno |
III anno |
L'allievo sa:
|
||
L'allievo legge in modo corretto evitando le inflessioni dialettali o di altre lingue e:
|
L'allievo legge in modo espressivo e:
|
|
Dopo la lettura o l'ascolto di un testo letterario l'allievo: |
||
|
|
|
Dopo la lettura di testi letterari l'allievo sa comunicare in modo appropriato ed efficace: |
Dopo la lettura di testi letterari l'allievo sa comunicare in modo interattivo: |
|
|
|
|
Dopo un'attenta lettura e analisi di testi letterari l'allievo è in grado di produrre testi corretti: |
Dopo un'attenta lettura e analisi di testi letterari l'allievo è in grado di produrre e rielaborare testi complessi: |
|
|
|
I anno |
|
Contenuti (proposta) |
Conoscenze |
NARRATIVA I. Il piacere di leggere L'avventura Robert Louis Stevenson, Emilio Salgari, Louis Sepùlveda Il poliziesco Ellery Queen, Raymond Chandler, Andrea Camilleri La fantascienza Fredric Brown, Isaac Asimov, Stanislaw Lem L'horror Edgar Allan Poe, E.T.A. Hoffman, Richard Matheson |
Conoscere i classici dell'avventura, scritti tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Riflessione su tematiche di carattere ambientale. Esemplificare le principali caratteristiche del giallo tradizionale e del giallo d'azione; romanzo giallo contemporaneo italiano. Avvicinarsi ai motivi più tipici di questo filone della narrativa: l'invasione della terra da parte degli alieni, la rappresentazione di un'inquietante società futura, i rischi impliciti nel progresso tecnologico. La narrativa nera ottocentesca. Il tema della follia e del soprannaturale. |
II. Il racconto tra Otto e Novecento Il racconto realistico Narrativa realista europea ed extraeuropea: Guy de Maupassant, Peter Abrahams; l'esperienza del verismo: Giovanni Verga; la grande narrativa russa e americana: Anton Čechov, Ernest Hemingwaz; il neorealismo: Beppe Fenoglio. Il racconto fantastico, surreale, grottesco Franz Kafka, Ian McEwan, Michael Ende, Dino Buzzati, Stefano Benni. Alienazione e crisi d'identità James Joyce, Luigi Pirandello, Katherine Mansfield |
Avvicinarsi ai due filoni del racconto rispettivamente realistico e fantastico e al tema, tipico della letteratura del primo Novecento, della crisi d'identità dell'uomo moderno. Analisi della narrativa realista europea ed extraeuropea, passando attraverso l'esperienza del verismo, della grande narrativa russa e americana e del neorealismo. Consente di accostarsi all'opera di alcuni grandi narratori della letteratura europea, che nei loro racconti hanno fornito della realtà una visione fantastica, surreale o grottesca. Analisi del tema dell'identità e del difficile rapporto fra individuo e società. |
POESIA La poesia lirica Le forme della tradizione: la canzone e il sonetto |
L'evoluzione della forma metrica della canzone dalle sue origini nel Duecento al momento in cui ha acquistato la sua forma canonica, alla canzone libera, fino alle riprese novecentesche. Il sonetto dall'esperienza trecentesca legata alla corrente dello Stil Novo e della poesia comico-realista, all'esperienza neoclassica e romantica per giungere al decadentismo, alla lirica moderna e contemporanea. Analisi storico-letteraria delle tappe fondamentali dell'evoluzione della lirica europea attraverso la rappresentazione del paesaggio. Immagine del viaggio come metafora dell'esistenza e la figura di Ulisse. |
ARTE, CINEMA, TELEVISIONE Il linguaggio dell'arte, del cinema e della televisione |
Offrire spunti per impostare un lavoro interdisciplinare, anche attraverso iniziative come la visita di musei (sezione “Arte”) o l'organizzazione di un cineforum (sezione “Cinema”). |
Proposte di lettura I grandi maestri russi Voci dall'America Due donne raccontano l'Oriente Gli allievi scelgono un romanzo tra questi o tra quelli proposti durante l'anno. |
Presentare un breve assaggio della letteratura russa ed extraeuropea, per stimolare l'interesse dei ragazzi verso la narrativa di mondi lontani e invogliarli a proseguire da soli nella lettura. |
II anno |
|
Contenuti |
Conoscenze |
POESIA La poesia lirica Forme aperte e forme chiuse nella poesia del ‘900: forme metriche della tradizione italiana Gabriele D'Annunzio, Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo,
Vittorio
Sereni, Versi d'amore |
Tracciare l'evoluzione del verso libero, la forma più caratteristica della lirica novecentesca e l'esperienza ermetica. Analizzare alcune delle esperienze più significative di sperimentazione novecentesca nell'ambito delle forme metriche, fra tradizione e innovazione. Accostare ai versi dei poeti quelli di noti cantautori italiani. Analisi dei diversi aspetti dell'amore. |
Il poema epico cavalleresco Il poema epico Il poema cavalleresco |
Caratteristiche della tradizione epica occidentale attraverso la presentazione di alcuni degli episodi più rappresentativi. Fornire un quadro significativo delle caratteristiche tematiche e formali proprie del codice epico. Attraverso la lettura di alcuni degli episodi più noti fornire un quadro delle caratteristiche tematiche e formali del genere cavalleresco. |
Il romanzo realista Il romanzo realista Incursioni nel fantastico e nel surreale |
Analisi della narrativa europea ottocentesca e novecentesca, con particolare attenzione ai filoni del romanzo storico, sociale, verista e neorealista. Analisi del nuovo romanzo sorto in Europa all'inizio del XX secolo, centrato non più sulla rappresentazione della realtà esterna, ma sull'interiorità dei personaggi e sulla loro vita psichica. Un breve percorso all'interno di questi filoni del romanzo novecentesco. |
TEATRO Andare a teatro |
Analisi parziale di alcuni testi teatrali finalizzata all'acquisizione delle nozioni di base per divenire fruitori consapevoli di uno spettacolo teatrale. Rivolgere particolare attenzione ai concetti di ambientazione, personaggio, azione scenica e pubblico. Interesse sui diversi linguaggi che concorrono alla realizzazione di uno spettacolo, dal copione, alla recitazione degli attori, alla scenografia, ai costumi, alle luci, ai suoni. Rivolgere l'attenzione ai due momenti più significativi della storia della tragedia: le sue origini nell'Atene del V secolo a.C e l'età elisabettiana. Analisi di alcuni classici della commedia come espressione di momenti fondamentali nell'evoluzione del teatro comico dal mondo classico al Settecento. La nascita del dramma borghese e delle esperienze più significative del teatro moderno e contemporaneo |
Proposte di lettura (lettura domestica) Gli allievi scelgono un romanzo tra quelli proposti nel modulo del romanzo realista o tra quelli proposti durante l'anno. |
Stimolare l'interesse dei ragazzi verso la narrativa del romanzo realista e invogliarli a proseguire da soli nella lettura. |
III anno |
|
Contenuti |
Conoscenze |
IL MEDIOEVO La poesia in volgare Il mondo della Divina Commedia Il mondo del Canzoniere Il mondo del Decameron Uno sguardo alla letteratura straniera |
Caratteristiche della poesia del Duecento Il culmine della religione medievale e la struttura della “Divina Commedia” Le caratteristiche del “Canzoniere”, la novità del “Canzoniere”, il “petrarchismo” Struttura e contenuto del “Decameron”, la rappresentazione di un'umanità viva, la morale del “Decameron” Caratteristiche della poesia provenzale e i trovatori Caratteristiche delle chansons de geste |
IL RINASCIMENTO Tre grandi protagonisti del Rinascimento italiano Niccolò Machiavelli Il principe |
Caratteristiche dell'opera di Machiavelli Proiezione del mondo rinascimentale, struttura e caratteristiche dell'”Orlando furioso”, l'”antefatto” dell'”Orlando furioso”: l'”Orlando innamorato” del Boiardo “Gerusalemme liberata”, il poema della Controriforma, un poema eroico Caratteristiche della letteratura rinascimentale europea |
IL SEICENTO E IL SETTECENTO Nuove forme espressive nel Seicento e nel Settecento italiano La Commedia dell'arte |
Caratteristica del teatro popolare: le maschere della Commedia dell'arte Intellettuale e società, i comportamenti del “bel mondo, l'argomento del “Giorno” Goldoni e la riforma del teatro, “La locandiera, un perfetto esempio del teatro goldoniano, uno stretto rapporto fra realtà e finzione teatrale Caratteristiche della letteratura europea del Seicento e dell'Ottocento |
L'OTTOCENTO I protagonisti del Romanticismo italiano Narrativa e poesia di fine Ottocento |
Foscolo tra Romanticismo e classicismo Una riflessione sul dolore umano, i temi della poesia leopardiana, i “Canti” di Leopardi L'interesse per la storia, una visione religiosa della realtà, la funzione dello scrittore Temi e ambientazione: lo “spaccato di vita”, la tecnica narrativa: distacco e obiettività I temi della poesia carducciana, il tema della memoria, il realismo di Carducci Caratteristiche della letteratura europea del Seicento e dell'Ottocento |
IL NOVECENTO IL PRIMO NOVECENTO Esperienze poetiche del primo Novecento La sperimentazione Il cinema contro la guerra Il romanzo di analisi nelle voci di tre narraratori: Svevo, Pirandello e Tozzi La narrativa e la crisi del Novecento Uno sguardo alle letterature straniere IL SECONDO NOVECENTO Il cinema del Neorealismo Uno sguardo alla letteratura straniera |
Due poeti profondamente diversi, Il “fanciullino” di Pascoli e il “superuomo” di D'Annunzio Un clima culturale, i contenuti, i più importanti “crepuscolari” La rottura con la tradizione, il Futurismo, il ruolo delle riviste letterarie, la poetica del “frammento” Caratteristiche del cinema contro la guerra Nascita del romanzo di “analisi”, il “monologo interiore”, due linee di tendenza nel romanzo: la figura dell'”esteta” di D'Annunzio e l'”inetto” a vivere di Svevo e Pirandello La centralità delle tematiche psicologiche di Tozzi e il tema autobiografico D'Annunzio e il “teatro di poesia”, Il massimo drammaturgo: Luigi Pirandello, il “teatro grottesco”: Massimo Bontempelli, Ugo Betti: il “teatro dei processi morali” La nascita di nuove correnti letterarie europee che proclamano la superiorità dei sensi sulla ragione La lacerazione della Seconda guerra mondiale, le diverse reazioni al “mal di vivere”: dall'impegno alla poesia della natura, una ripresa della “poetica del frammento”, i maggiori protagonisti La nascita di un nuovo “impegno” dopo la guerra e la resistenza, dalle esperienze del romanzo realista al clima del Neorealismo, i maggiori protagonisti Caratteristiche del cinema Neorealista Il superamento del Neorealismo, un panorama narrativo di grande verità, gli esempi di maggior rilievo Caratteristiche della letteratura internazionale del secondo Novecento |
Proposte di lettura (lettura domestica) |
Stimolare l'interesse dei ragazzi verso la narrativa e invogliarli a proseguire da soli nella lettura. |
I contenuti dell'educazione letteraria hanno come orizzonte di riferimento la storia della letteratura italiana dai suoi inizi ai decenni più recenti. Il docente però invece di intendere l’asse storico come svolgimento di una storia della letteratura organica e di ambiente enciclopedico può intenderlo come sfondo su cui articolare moduli di apprendimento che facciano sperimentare agli allievi la possibilità di percorrere l'universo letterario secondo prospettive diverse e la costruzione di sintesi storiche parziali e provvisorie.
In linea di massima ci si potrà occupare dei periodi letterari come indicato per classe; ma l'impostazione modulare consentirà di attraversare variamente questa scansione cronologica.
Il piano di lavoro potrà venire articolato in moduli relativamente autonomi e intercambiabili, aggregabili in sequenze varie purché concorrenti al conseguimento degli obiettivi generali. Di norma in ciascuno dei tre anni scolastici si dovranno svolgere non meno di cinque moduli.
Ciascun modulo farà riferimento a un certo periodo storico, la cui estensione potrà variare da pochi decenni all'intero arco cronologico considerato nei tre anni: è da notare che il senso della storia letteraria e culturale si acquisisce non tanto attraverso una sequenza cronologica uniformemente percorsa, quanto attraverso l'accostamento di testi anche lontani nel tempo, da cui emergono continuità e fratture, innovazioni e persistenze.
La scelta degli autori e dei testi da leggere è lasciata alla libera progettazione degli insegnanti e soggetta al vincolo dell'organicità interna ai moduli prescelti (il quadro dei contenuti fornito sopra è solo una delle possibilità che si offrono da spunto ai docenti). Gli autori e le opere maggiori della letteratura italiana dovranno essere ovviamente presenti, ma secondo approcci e dosaggi variabili in relazione ai moduli in cui saranno inclusi. E' anche raccomandata la lettura più o meno estesa di testi di autori stranieri.
Indichiamo una tipologia dei moduli possibili che non vuole avere carattere esauriente e prescrittivo, ma suggerire la necessaria pluralità degli approcci e dei percorsi:
a) Moduli tematici: sono centrati sui significati che assume uno stesso tema
attraverso opere coeve o di epoche diverse, preferibilmente di genere diverso.
Questo tipo di modulo è particolarmente adatto ad orientare una parte dello
studio letterario in funzione dell’indirizzo professionale: potranno essere
tematizzati, ad esempio, gli atteggiamenti dei letterati di fronte allo sviluppo
dell’industria, le immagini letterarie del mondo rurale, la creazione di stereotipi
di figure sociali (l’operaio, l’impiegato), i temi dell’alimentazione o della
gastronomia nell’immaginario letterario.
Caratterizzano questo tipo di modulo i seguenti obiettivi intermedi:
b) Moduli storico-culturali: puntano alla ricostruzione del quadro culturale di un’epoca attraverso una campionatura di tesi e brani significativi, di carattere sia letterario, sia culturale o documentario. Questo tipo di moduli si presta ad essere integrato con moduli afferenti al piano di lavoro di Storia. E’ caratterizzato dai seguenti obiettivi:
c) Moduli su generi letterari: presentano lo sviluppo di un genere letterario attraverso un arco storico abbastanza ampio. L’attenzione è portata in questo caso sulla permanenza e innovazione delle caratteristiche formali, sulla memoria letteraria che agisce negli autori, sul rapporto tra istituzioni letterarie e attese del pubblico. Moduli dedicati al genere romanzo o al genere lirica, possono consentire di fornire un rapido quadro di insieme dei principali sviluppi letterari nell’arco di uno o due secoli. Non va trascurata la possibilità di includere, ai margini o al centro del percorso, i generi di largo consumo o “paraletterari”, come il romanzo d’appendice, il “giallo” o il “rosa”, la canzone fino ai derivati non propriamente letterari come foto o il teleromanzo. Caratterizzano questo tipo di moduli i seguenti obiettivi intermedi:
d) Moduli centrati sul “ritratto d’autore”: mirato alla costruzione del profilo storico-critico di un autore maggiore, attraverso la lettura di un’ampia selezione della sua opera, inclusi esempi dei documenti biografici (epistolari, testimonianze). Caratterizzano questo tipo di moduli i seguenti obiettivi intermedi:
e) Moduli centrati sull’incontro con un’opera: sono basati sulla lettura di un’opera integrale o di una sua selezione abbastanza ampia da darne un’idea complessiva. In questo caso l’accento non viene posto tanto sulla personalità dell’autore quanto sull’oggetto libro. Caratterizzano questo tipo di moduli i seguenti obiettivi intermedi:
Se il docente fa la scelta modulare in ciascun anno dovrà essere svolto un modulo del tipo a) orientato all’indirizzo professionale; è opportuno che la scelta degli altri sia improntata al criterio della maggiore varietà tipologica possibile.
Per l'attuazione dell'insegnamento della disciplina sono fortemente chiamate in causa la professionalità e la responsabilità del docente, il quale in sede di programmazione deve realizzare il proprio progetto di studio.
Abilità linguistiche (ricezione / produzione orale, lettura, scrittura)
Bisogna far attenzione al fatto che lo sviluppo delle capacità di esposizione orale richiede uno specifico addestramento perciò tutti i componenti della classe vanno coinvolti in scambi di opinioni. E' particolarmente importante utilizzare la cosiddetta “interrogazione” innanzitutto come occasione per l'esercizio dell'esposizione orale, distinguendo perciò tale aspetto dal fine della valutazione.
Si richiama l'attenzione sul fatto che, nell'uso orale , il comportamento comunicativo e linguistico tenuto dai docenti nello svolgimento delle attività didattiche costituisce la fonte e il modello più diretto per gli studenti.
Nella pratica della lettura è essenziale attivare le diverse strategie e modalità, alternandole e sottolineandone i diversi caratteri, e accertarsi che lo studente acquisisca la capacità autonoma di applicare tali modalità alle diverse tipologie dei testi e alle finalità della lettura.
Si segnala che è particolarmente utile avviare gli studenti a frequentare strutture e luoghi (biblioteche, librerie, e simili) che favoriscono la lettura come attività autonoma e permettono anche di soddisfare interessi personali.
Per quanto riguarda la scrittura si sottolinea che le tecniche di produzione sono oggetto di insegnamento esplicito e che pertanto occorre mettere al centro dell'attenzione didattica il complesso di fasi e di operazioni attraverso le quali il testo prende forma definitiva e adeguata agli scopi comunicativi. Anche la correzione dei testi prodotti va considerata come parte del processo di addestramento alla scrittura e a tal fine lo studente deve essere educato pure all'autocorrezione.
Ai fini della valutazione vanno considerati tutti gli aspetti del processo di scrittura sopra indicati, e perciò negli elaborati vanno verificate sia la presenza di informazioni, conoscenze ed elaborazioni personali, sia la correttezza formale, sia la rispondenza alle istruzioni compositive impartite.
Riflessione sulla lingua
La riflessione sulla lingua, nelle sue molteplici direzioni, non va concepita a fini meramente normativi o sussidiari all'uso, ma va invece rivalutata come fondamentale forma di indagine sul rapporto fra i contenuti di pensiero e le forme linguistiche e sulla realtà della comunicazione. Tale attività deve ora mettere a frutto le maggiori capacità di astrazione e le potenzialità di pensiero ipotetico deduttivo dello studente, perché l'analisi della lingua sia anche sede e occasione per accostarsi a problemi più generali riguardanti i processi di conoscenza e di simbolizzazione affrontati in altri campi disciplinari.
Sotto il profilo del metodo è necessario porre come oggetto concreto di osservazione il sistema linguistico, attraverso itinerari ordinati e collegati con l'uso, evitando il prevalere di esposizioni di teorie e l'assunzione rigida di un unico modello.
E' indispensabile inoltre confrontare e raccordare metodi e terminologie con quanto si apprende nella scuola elementare e nell'insegnamento delle altre lingue.
Educazione letteraria
La lettura e l'interpretazione dei testi letterari si fonda prioritariamente sull'analisi diretta delle forme del testo. Bisogna educare pertanto lo studente a cogliere una parte essenziale del significato del testo osservandone concretamente la lingua nei suoi diversi livelli e gli altri aspetti formali. Nel condurre tale analisi sono da evitare sia l'esposizione di teorie fine a se stessa, sia gli eccessi di tecnicismo che la condurrebbero ad operazione meccanica.
E' inoltre necessario collocare l'opera nel suo contesto, ossia “storicizzarla”, senza tuttavia ricorrere ad inquadramenti storiografici ingombranti. Partendo dai segnali interni all'opera stessa, vanno introdotti riferimenti alla personalità e ad altre opere dell'autore e sviluppati essenziali confronti con altre testimonianze coeve e di altra epoca, nonché con la cultura e le esperienze proprie del lettore e del suo tempo.
Per le opere in traduzione risulta molto utile mettere a confronto diverse traduzioni di uno stesso originale, specialmente se questo è in una lingua nota allo studente.
L'esperienza sui testi letterari si avvantaggia e si arricchisce notevolmente tramite opportuni collegamenti e raffronti con manifestazioni artistiche di altro tipo, quali quelle figurative, musicali e filmiche: vengono così in evidenza le analogie e differenze e i reciproci apporti di forme, temi e rappresentazioni simboliche.
Gli strumenti didattici tradizionali (libri in adozione o consigliati) vanno integrati con l'adeguata utilizzazione del patrimonio librario e di altro genere (audiovisivi, software didattico) a disposizione della scuola e, all'occorrenza, con riproduzione di documenti originali relativi a specifici momenti dell'attività dello studio.
Per l'insegnamento dell'italiano si consiglia di disporre di un'aula specializzata, fornita di lavagna luminosa, televisore, video, giradischi e magnetofono, e certamente fornita di PC. Nell'aula inoltre sarà necessario avere a disposizione:
L'aula inoltre sarà fornita di una carta geografica e di una carta politica dell'Italia. Sarà bene avere a disposizione pure una carta geografica dell'Europa. Se possibile si fornirà l'aula pure di una carta dei dialetti italiani.
Nel tempo verrà creata una videoteca comprendente sia testi letterari, che testi cinematografici, teatrali, televisivi (multimediali), al fine di favorire e di fornire un esempio quanto più diversificato della comunicazione linguistica (e non).
I testi in video verranno concordati dal gruppo di studio degli insegnanti di lingua italiana e costituiranno il catalogo di base di ogni scuola per l'insegnamento della disciplina.
Le finalità educative di ogni anno di corso scolastico sono orientate al raggiungimento di quel livello qualitativo che si deve identificare in una preparazione articolare e valida garanzia per il proseguimento degli studi nei successivi corsi scolastici, per la preparazione all'esame di licenza, condizione questa indispensabile sia per l'ingresso nel mondo del lavoro sia per l'iscrizione e quindi per la frequenza ai corsi superiori di formazione professionale.
La verifica e la valutazione sono momenti didattici strettamente connessi all'apprendimento e all'insegnamento della lingua e della letteratura italiana: sono importanti per far capire al docente il raggiungimento o meno degli obiettivi proposti e in quale modo può modificare le strategie o deve riorientare il percorso didattico; sono pure significative per l'allievo in quanto attestano l'acquisizione di conoscenze, competenze, capacità e abilità.
Pertanto ogni unità didattica avrà bisogno di un controllo (del raggiungimento dell'obiettivo didattico programmato). Il controllo si svolgerà nell'ambito delle attività didattiche correnti nelle forme e nei modi coerenti con l'obiettivo indagato.
Le verifiche d'obbligo dell'apprendimento avvengono fondamentalmente attraverso forme di produzione orale e scritta.
Sono forme di verifica orale:
Sono forme di verifica scritta:
La valutazione deve tenere conto dei seguenti elementi:
Percorsi d'obbligo nel processo di verifica e valutazione:
La verifica dovrà offrire l'opportunità di conoscere il grado di maturità degli allievi e la quantità e la qualità delle conoscenze linguistiche da loro acquisite.
Si dovrà procedere in modo di dare agli allievi la possibilità di dimostrare il livello di conoscenza raggiunto, il loro bagaglio culturale e il loro grado di sviluppo cognitivo nel processo della comunicazione orale e scritta dimostrando così di conoscere la lingua in modo operativo e di aver quindi acquisito un'abilità socio linguistica.
Nella parte orale della verifica bisognerà dar prova di conoscere la formula adatta per la conversazione, usare disinvoltura nelle argomentazioni da affrontare con cognizioni di causa, saper intervenire al momento giusto e saper concludere la conversazione in modo convincente.
Dal punto di vista della parte scritta, della prova di verifica, le attività compositive saranno impostate in modo da dimostrare di aver acquisito: abilità di prendere appunti, capacità di riassumere e analizzare testi linguistici e letterari, sicurezza ed autonomia nel redigere verbali e relazioni.
Particolare interesse e quindi significato, nella verifica e nella valutazione, acquisteranno la ricchezza del lessico, la competenza testuale ciò che è sempre segno concreto di conoscere la lingua in modo operativo.
Non sarà sufficiente che l'allievo sappia scrivere o produrre oralmente frasi formalmente corrette, ma dovrà saper formulare messaggi che assolvano a determinati obiettivi comunicativi e che dimostrino effettiva maturità linguistica e culturale dell'allievo stesso.
L'esame di licenza deve avere come finalità, oltre alla padronanza della lingua, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell'argomentazione ed è appunto di questo che verifica e valutazione devono prendere in seria considerazione.
Nell'insegnamento dell'italiano i docenti dovranno rivolgere particolari cure, con metodo vivo a far comprendere la struttura morfologica e sintattica della lingua italiana, ad ampliarne la conoscenza lessicale, solitamente molto povera negli alunni, e ad insegnarne la proprietà e correttezza dell'uso.
E' da tenere presente che la conoscenza della lingua, identificandosi con l'acquisizione della cultura e delle capacità ragionative, si consegue attraverso lo studio di ogni disciplina, non soltanto dell'italiano, e dipende, pertanto, dall'azione di tutti i docenti. Particolare efficacia può anzi avere al riguardo l'opera degli insegnanti di materie tecniche e scientifiche, sia per il costante arricchimento della lingua pertinente alle rispettive discipline, sia per la rigorosa esattezza e proprietà dell'espressione.
Da parte del docente d'italiano, che ne ha cura particolare, l'insegnamento della lingua, oltre che mediante lo studio grammaticale e lessicale, opportunamente ravvivato con metodi efficacemente persuasivi, dovrà essere curato in tutti gli anni di corso attraverso l'esercizio continuo del leggere, dell'esporre oralmente e per iscritto e del comporre, ed essere volto al fine di educare, oltreché alla correttezza ed alla proprietà dell'espressione, alla ricchezza dell'ideazione, all'ordine del pensiero, all'organizzazione logica del discorso, all'economia del ragionamento.
Sarà importante il ruolo dell'insegnante di lingua italiana e la sua collaborazione con gli altri docenti sia nell'informazione generale del proprio programma didattico, al momento della pianificazione del proprio lavoro annuale, come quello degli altri docenti, che informeranno sui contenuti e sulle metodologie di studio delle specifiche discipline. Insieme i docenti troveranno i momenti di contatto e di reciproca integrazione, come anche di collaborazione all'interno di date tematiche, favorendo l'uso del sapere acquisito nei vari campi e nelle diverse materie. Gli studenti verranno sollecitati ad attingere ai vari contesti disciplinari e ad usare in maniera autonoma ed originale le abilità e le competenze acquisite, ad applicare il sapere acquisito in determinate discipline e a trasferirlo e a rielaborarlo anche nell'ambito dell'italiano e viceversa.
I docenti all'inizio della programmazione annuale si accorderanno sulle tematiche, sui contenuti comuni, sugli approcci, al fine di abituare gli studenti ad attingere al sapere in maniera dialettica e dinamica. Si avrà cura pure di pianificare e di effettuare attività didattiche anche comuni, dove e quando ciò sarà possibile, favorendo particolarmente il travaso delle esperienze e delle conoscenze dalla storia alla storia della letteratura, alla storia dell'arte, alla musica, e in senso più ampio in psicologia
Da discipline come l'informatica si sfrutteranno le conoscenze per l'uso dei soft-wear, di CD-rom e di altre tecnologie per lo studio della lingua, della letteratura, della storia, dell'arte italiana.
V programih srednjih šol lahko uči italijanščino, kdor je končal program za pridobitev visokošolske izobrazbe in je pridobil strokovni naziv profesor italijanskega jezika in izpolnjuje druge pogoje, ki jih predpisuje Zakon o posebnih pravicah italijanske in madžarske narodnosti na področju vzgoje in izobraževanja (UL 35/2001).